WESSENBERG-AMPRINGEN, Johann barone von
Uomo di stato austriaco, nato a Dresda il 28 novembre 1773, morto a Friburgo in B. il 1° agosto 1858. Entrò al servizio dell'Impero nel 1794: ammesso nel 1801 nella diplomazia, svolse la sua attività in Germania: segretario di legazione a Berlino (1801), residente imperiale a Francoforte (1803), ministro plenipotenziario a Kassel (1805), a Berlino (1809) e a Monaco (1811). Nel 1814-15 prese parte alle trattative per la prima e seconda pace di Parigi, e al Congresso di Vienna: da lui fu abbozzato l'atto federale che regolava la costituzione della Confederazione germanica. Congedatosi nel 1819, presumibilmente per un conflitto col Metternich, ritornò in servizio nel 1830, per rimanervi fino al 1835, ministro plenipotenziario all'Aia e in missione a Londra. Caduto Metternich, fu chiamato nel giugno 1848 a dirigere gli Affari esteri del nuovo ministero costituzionale: condusse le trattative col governo provvisorio lombardo, con la Francia e l'Inghilterra per la questione italiana, ma la fermezza italiana e le pressioni di Radetzky le condussero al fallimento. Assunta anche la presidenza venne in contrasto con la corrente reazionaria che aveva soffocato la rivoluzione d'ottobre. Fu sostituito nel novembre dal reazionario Schwarzenberg.
Bibl.: J. v. Arneth, J. Freiherr v. W., Vienna 1898.