Storico della Chiesa ed esegeta (Königsberg 1666 - Oxford 1711). Fu educato nell'ambiente ecclesiastico del Brandeburgo, aperto alle correnti irenistiche diffuse in quegli anni in tutta l'Europa. Sotto l'influenza del sincretismo teologico già propugnato da G. Calixtus, avvertì l'esigenza di una tradizione storicamente stabilita, accostandosi al cattolicesimo. Costretto a lasciare Königsberg, dove insegnava storia ecclesiastica, passò nel 1697 in Inghilterra, dove aderì alla chiesa episcopale, dedicandosi agli studî biblici e patristici. Nel 1698-1700 pubblicò uno Spicilegium dei Padri e degli eretici dei primi tre secoli, poi curò le edizioni di Giustino e di Ireneo (1700-1702), e corredò di note (1703) le opere di G. Bull, polemista antisociniano e autore della Defensio Fidei Nicaenae. G. dedicò i suoi ultimi anni a un'edizione del Vecchio Testamento nella traduzione greca dei Settanta, apparsa in quattro volumi dal 1707 al 1720; postuma fu pubblicata (1715) anche una sua Lithurgia graeca.