BUDDE (Buddeus), Johann Franz
Teologo luterano, il più versatile del suo tempo. Nacque il 25 giugno 1667 ad Anclam (Pomerania) e studiò a Greifswald. Notevolmente versato in tutte le lingue bibliche, fu nominato aggiunto nella facoltà filosofica di Wittenberg (1687); passò in quella di Jena nel 1689, fu professore di teologia morale a Halle nel 1693, e tornò nuovamente a Jena, dove rimase dal 1705 sino alla morte (12 novembre 1729). Pur non essendo né un genio, né un pensatore originale, ebbe vaste cognizioni filosofiche, teologiche e storiche. La sua tendenza allo storicismo fu causa del suo eclettismo filosofico e della sua concezione ed esposizione storica anche in dissertazioni sistematiche. Scrisse gli Elementa philosophiae practicae (Halle 1697) e gli Elementa philosophiae instrumentalis (3 voll., Halle 1703), usati a lungo da molte scuole; una Introductio ad historiam philosophiae Hebraeorum, che lasciò da completare dal suo scolaro Giacomo Brucker scrivendone egli stesso un Compendium, e varî Analecta. Le sue Institutiones theologiae moralis (1711) costituirono la prima etica luterana; le Institutiones theologiae dogmaticae (1723) si allontanano, a causa d'influenze pietistiche, dalle vedute rigidamente luterane. Il Buddeus si mise per altra via nei suoi scritti di storia dell'Antico Testamento (1715-8), di storia della Chiesa apostolica (1729), d'introduzione storico-teologica alla teologia (1727). Fu anche direttore (1709 segg.) del Lessico generale storico di Lipsia.
Bibl.: Seiter, in Kirchenlexikon, II, 1400; J. Kunze, in Realencyklopädie für protest. Theologie u. Kirche, III,518.