BLUMENBACH, Johann Friedrich
Naturalista nato a Gotha l'11 maggio 1752, morto a Gottinga il 22 gennaio 1840. Studiò a Jena e a Gottinga, dove si laureò in medicina nel 1776, con una tesi alla quale egli fu debitore della sua fama.
Nominato professore nel 1778, per quasi 60 anni egli insegnò storia naturale, anatomia e fisiologia comparata, storia della medicina, a studenti di tutte le nazioni che accorrevano a sentirlo. Fu festeggiato quale magister Germaniae, alcuni suoi libri furono tradotti in più lingue ed ebbe moltissimi onori. Il B. può esser considerato come il fondatore di quella che si chiamò poi antropologia fisica: per primo infatti egli stabilì i canoni della ricerca analitica e positiva dei caratteri fisici e fondò su basi sicure la craniologia, avendo avuto il merito di raccogliere la prima collezione di cranî esotici. Si può dire però che il suo grande successo provenne più dal suo attaccamento alle tradizioni e dal rigore della sua metodica di osservazione, che da novità e originalità di idee dei suoi contributi. Famosa è rimasta la sua classificazione delle razze umane in cinque varietà. Per la sua posizione nella storia dell'antropologia, v. antropologia.
Fra le sue opere più importanti ricordiamo: De generis humani varietate nativa liber, Gottinga 1776; Handb. der vergl. Anatomie u. Physiologie, Gottinga 1804, 3ª ed., 1824; Collectionis suae craniorum diversarum gentium illustratae decades, Gottinga 1790-1828 (7 decadi); Nova pentas collectionis suae craniorum, Gottinga 1828.
Bibl.: Marx, Andenken an Blumenbach, Gottinga 1840.