• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

KIND, Johann Friedrich

di Giovanni A. AIfero - Enciclopedia Italiana (1933)
  • Condividi

KIND, Johann Friedrich

Giovanni A. AIfero

Scrittore tedesco, nato il 4 marzo 1788 a Lipsia, morto il 25 giugno 1843 a Dresda. Si addottorò in legge a Lipsia. Dopo aver trascorso alcuni anni nella magistratura, si stabilì avvocato a Dresda, per darsi quindi tutto, nel 1816, alla letteratura. Come nella giovinezza era stato lettore appassionato di qualunque libro gli fosse venuto tra mano, così tutta la vita dedicò a un'instancabile attività letteraria, senza per altro mai giungere a una nota realmente originale. Scrisse numerose opere, nelle quali si esprime un romanticismo un po' piatto e senza vigore, anche se caro alla folla.

Tra le sue opere narrative si ricordano: Leonardos Schwärmereien (1793, voll. 2); Karlo (1801); Natalia (1802-04, voll. 3); Leben und Liebe Ryno's und seiner Schwester Minona (1804, voll. 2); Malven (1805, voll. 2); le raccolte di racconti e novelle Tulpen (1806-10, voll. 7); Roswitha (1811-16, voll. 4); Lindenblüten (1817-19, voll. 4); Erzählungen u. kleine Romane (1820-27, voll.5); Sagen, Erzählungen u. Novellen (1829, voll. 2). Tra i suoi lavori drammatici ebbero maggiore successo Wilhelm der Eroberer (1806) e Van Dyck's Landleben (1817), e soprattutto i suoi libretti d'opera, fra i quali Der Freischutz, musicato dal Weber, dette anche al suo nome fama non effimera. Pubblicò anche un volume di poesie (Gedichte, Lipsia 1808), piuttosto scipite e fiacche, e spiegò un'intensa attività pubblicistica in giornali e riviste: fra l'altro, continuò dal 1815 al 1819 il Taschenbuch zum geselligen Vergnügen, iniziato e condotto con fortuna da W.G. Becker; redasse la rivista Die Muse (Lipsia 1821-22) e dal 1812 al 1826, in collaborazione con Th. Hell, l'Abendzeitung; più tardi anche la Dresdener Morgenzeitung.

Bibl.: H. A. Krüger, Pseudoromantik. Fr. K. u. der Dresdener Liederkreis, Lipsia 1904; F. Hasselberg, Der Freischütz. Fr. K.s Operndichtungen u. ihre Quellen, Berlino 1921.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali