SEIDL, Johann Gabriel
Poeta austriaco, nato a Vienna il 21 giugno 1804, morto ivi il 18 luglio 1875. Conseguita la laurea in lettere, fu dal 1829 al 1840 professore a Cilli (Stiria), ove iniziò i suoi studî sulle antichità romane della regione alpina, che nel 1840 gli procurarono la nomina a direttore del Museo Palatino di antichità e numismatica. Dal 1856 al 1873 coprì la carica di tesoriere di corte.
Il S. è forse, dei minori poeti austriaci del primo Ottocento, il più rappresentativo dell'età del "Biedermeier". Pur nelle novelle e ballate, ove procede sulle orme del Hoffmann, del Hebel e dell'Uhland, egli resta sempre essenzialmente lirico, quale ci si rivela nella parte migliore della sua produzione poetica (Dichtungen, 1826-28; Bifolien, 1836; Natur und Herz, 1853). Legato d'amicizia col Lenau e con lo Schubert, che musicò anche alcuni dei suoi "Lieder", egli seppe trovare nell'intimità dei domestici affetti e nel paesaggio austriaco un suo proprio mondo lirico, tutto soffuso d'una rassegnata mestizia e sorriso dalla fede in Dio e nell'uomo. Ma questo senso della divina presenza in ogni terreno palpito delle creature meglio traspare dai suoi canti e drammi dialettali (Flinserln, 1828-38; Almer, 1850; 's letzti Fensterln e Drei Jahrl'n nachm letzt'n Fensterln, 1876), dove il poeta riprende la tradizione popolare e borghese del Cinque e Seicento.
Ediz.: Gesamm. Schriften, a cura di H. Max, voll. 6, Vienna 1876-81; Ausgew. Werke, a cura di W. v. Wurzbach, Lipsia 1905.