GREFLINGER, Johann Georg (pseud. Seladon von der Donau, tolto dal romanzo del d'Urfé)
Nato intorno al 1620 a Ratisbona, morto nel 1677 ad Amburgo, poligrafo e poeta della cerchia di Amburgo, amico di J. Rist, fu seguace di M. Opitz più nella correttezza formale metrica, che nello sviluppo di elementi barocchi. Le sue liriche, spoglie di caratteri intellettualistici secenteschi, facili, scorrevoli, spesso realistiche e immediate nell'espressione dei sentimenti, talvolta scherzose o parodistiche, ebbero larga diffusione e penetrarono nel repertorio delle poesie popolari (una ventina ne contiene l'antologia popolare Venusgärtlein 1656, ristamp. a Halle 1890); parecchie si mantennero vive a lungo nella tradizione orale.
Scrisse, oltre a compilazioni di vario genere (giardinaggio, culinaria, emblematica), un libro di epigrammi, in cui si dimostrò seguace pedissequo e mediocre di Owen, un poema epico sulla guerra dei Trent'anni, e tradusse da Lope de Vega (Verwirrter Hof oder König Karl, 1652) e da Corneille (Cid, 1650). Ma questa prima versione del dramma francese, per il suo tono troppo dimesso, piano, borghese, non rispose alle aspirazioni del secolo, che accolse con maggior favore le opere gravi, solenni, più ricche di pathos dei drammaturghi slesiani.
Bibl.: W. v. Oettingen, Über G. Gr. von Regensburg als Dichter, Historiker u. Übersetzer, in Quellen u. Forschungen, XLIX, Strasburgo 1882.