SCHLOSSER, Johann Georg
Scrittore, nato a Francoforte sul Meno il 9 dicembre 1739, morto ivi il 17 ottobre 1799. Studiò giurisprudenza nelle università di Giessen, Jena e Altdorf, e dimorò quindi, dal 1766 al 1769, a Treptow, quale segretario del principe Federico Eugenio di Württemberg e precettore dei giovani principi, attendendo in pari tempo alla composizione dell'Anti-Pope, che nella opposizione al deismo già rivela l'orientamento fondamentalmente cristiano del suo spirito. Ritornato in patria, vi esercitò dal 1769 al 1773 l'avvocatura, amico intimo del Goethe, di cui sposò nel 1773 la sorella Cornelie.
La pietà per gli umili gli dettò le pagine, calde della sua fede nell'originaria bontà dell'umana natura, del Katechismus der Sittenlehre für das Landvolk (1771), che vogliono essere un monito ai teologi protestanti ad abbandonare le vane disquisizioni, per dedicarsi al loro dovere di preparare i discepoli alla loro missione di maestri, consiglieri e amici del popolo. Collaboratore delle Frankfurter Gelehrte Anzeigen, lo Sch. vi sostenne fra l'altro, in unione con Goethe, una memorabile polemica con le autorità ecclesiastiche di Francoforte, opponendo alla concezione d'un Dio giudice e vindice, quella evangelica della misericordia del Padre celeste.
Il suo spirito - insoddisfatto della pratica curiale come dell'attività letteraria - trovò appagamento solo quando, mandato dal margravio Carlo Federico di Baden ad amministrare la contea di Hochberg (1773), poté svolgere liberamente opera di educatore del popolo. Chiamato nel 1787 a Karlsruhe e promosso a presidente della Suprema Corte, diede nel 1797 le sue dimissioni, non potendo tollerare l'ingerenza del principe nell'amministrazione della giutizia. Trasferitosi nel 1796 ad Eutin, presso l'amico Fritz Stolberg, nel 1798 fu eletto borgomastro di Francoforte.
Fino agli ultimi anni si mantenne in corrispondenza epistolare coi maggiori scrittori contemporanei e continuò a svolgere un'alacre attività critica e polemica, combattendo il sistema fisiocratico (Xenokrates oder Über die Abgaben, 1784), e propugnando la conciliazione dei principî del diritto civile germanico col diritto romano. Come moralista, oppose alla definizione platonica dell'eros l'ideale cristiano dell'amore (Fortsetzung des platonischen Gespräches über die Liebe, 1796).
Ediz.: Kleine Schriften, voll. 6, Basilea 1779-94
W. Goethe, Dichtung und Wahrheit, passim; A. Nicolovius, J. G. Schlossers Leben und literarisches Wirken, Bonn 1844; H. Dechent, Die Streitigkeiten der frankfurter Geistlichkeit mit den Frankfurter Gel. Anz., in Goethe-Jahrbuch, X (1889); E. Gothein, Sch. als badischer Beamter, Heidelberg 1899; C. Walbrach, Sch. und sein Anteil an den Vorarbeiten zum Fürstenbunde (Monographien zur Geschichte des Goethe-Kreises, II), Berlino 1923.