ZIMMERMANN, Johann Georg
Filosofo e scrittore tedesco, nato l'8 dicembre 1728 a Brugg nella Svizzera, morto il 7 ottobre 1795 a Hannover. Laureato in medicina a Gottinga nel 1781, visitò la Francia e l'Olanda e dopo un breve soggiorno a Berna fu, dal 1754 al 1768, medico a Brugg. Spirito irrequieto e ambizioso, riempì la sua solitudine a Brugg con l'attività letteraria e più ancora con la ricerca costante di relazioni con gli Svizzeri più noti del tempo: fu amico del poeta e naturalista A. von Haller che lo protesse e di cui tracciò la vita (Leben des Herrn von Haller, 1755), e fu in corrispondenza con Bodmer, Breitinger, Wieland e Lavater. Nel 1768 si trasferì a Hannover quale medico di corte; sempre smanioso di contatti con gli scrittori più famosi (fra l'altro anche con Goethe), ma nello stesso tempo anche sempre più incline a litigiose polemiche personali. Finì screditato e isolato.
Nei suoi scritti rivela chiara influenza dal Rousseau e una tendenza contraria all'Illuminismo. Fra le sue opere si ricordino essenzialmente: Über die Einsamkeit (1756; rielaborata dall'autore nel 1784; nuova ediz. a cura di R. Weber, 1884), il lavoro suo più importante, diretto contro l'ascetismo monacale, e Vom Nationalstolz (1758; nuova ediz. a cura di R. Weber, 1884). Come documenti del tempo sono importanti i suoi scritti: Über Friedrich den Grossen und meine Unterredungen mit ihm (1788) e Fragmente über Friedrich den Grossen (1789). Interessante è anche il Briefwechsel zwischen der Kaiserin Katarina II. von Russland und Georg Zimmermann, pubblicato da E. Bodemann nel 1906.
Bibl.: R. Ischer, J. G. Z.s Leben und Werke, Berna 1893; e la voce dello stesso nella Allgemeine deutsche Biographie, 1900.