BERNSTORFF, Johann Heinrich
Diplomatico tedesco, figlio di Albrecht, nato il 14 novembre 1862 a Londra. Compiti gli studî superiori in patria, prestò servizio per otto anni nell'artiglieria della Guardia a Berlino, e soltanto a ventotto anni entrò nella carriera diplomatica. Dopo successive destinazioni a Costantinopoli, a Belgrado, a Pietroburgo, a Londra, al Cairo, ebbe relativamente presto la nomina ad ambasciatore (1908), prendendo possesso dell'alta carica a Washington. La conoscenza dell'ambiente e l'esperienza acquistata, misero il B. in condizione di poter prestare utile servizio allo scoppio della guerra del 1914; ma la sua lunga permanenza all'estero gli aveva impedito di entrare in rapporti personali più intimi con i nuovi dirigenti dell'impero, e soprattutto, con i capi militari. A Berlino non si tenne conto dei suoi suggerimenti per impedire il conflitto con l'America, o, per lo meno, non si condivise il suo modo di vedere, da lui pubblicamente chiarito dipoi in due volumi di memorie (Deutschland und Amerika e Erinnerungen aus dem fünfjährigen Kriege). Il B. vi sostiene che, con una più accorta politica del governo di Berlino, la rottura con gli Stati Uniti si sarebbe potuta evitare; affermazione che sollevò aspra polemica con i suoi contradittori, i quali rimproveravano a quell'ambasciatore, già inviso agli ambienti della corte imperiale e del comando militare per le sue tendenze democratiche, di non aver saputo tutelare con sufficiente convinzione il prestigio e la dignità nazionali. Comunque, è certo che il B. insistette perché si concedesse soddisfazione a Wilson nelle sue pretese derivanti dall'affondamento del Lusitania, e perché non si applicasse la guerra subacquea illimitata, convinto com'era che la vittoria militare fosse irrimediabilmente compromessa dopo l'insuccesso iniziale alla Marna. Il B. non vedeva via d'uscita sopportabile che in una pace promossa dal presidente Wilson, il quale aspirava infatti a esserne promotore. Tornato in patria dopo la dichiarazione di guerra nordamericana, il B. fu freddamente accolto dai dirigenti, non fu ricevuto che due mesi dopo dal sovrano, che non lo lasciò entrare in argomento su quel che più gli stava a cuore. Ma nel settembre dello stesso anno (1917), caduto il cancelliere Bethmann-Hollweg e assunto il Kühlmann alla direzione degli affari esteri, il B. fu richiamato in servizio e nominato ambasciatore a Costantinopoli, dove rimase fino alla fine della guerra. Nel 1921 fu eletto deputato al Reichstag (partito democratico), e poco dopo presidente della Lega per la società delle nazioni; alle assemblee di quest'ultima egli prese parte dal 1926, come uno dei delegati germanici.