MERCK, Johann Heinrich
Scrittore e critico, nato a Darmstadt l'11 aprile 1741, n10rto suicida nella stessa cíttà il 27 giugno 1791. Dal 1757 al 1760 frequentò le università di Erlangen e Giessen, dedicandosi allo studio dell'arte e delle lettere e gettando le basi della sua cultura molteplice e vasta, caratteristica per la sua intelligenza più incline all'esperienza intellettuale e agli studî tecnici che all'approfondimento filosofico. La sua aspirazione a un'armoniosa evoluzione della personalità umana attraverso uno studio libero e vario lo spinse anche a dedicarsi al disegno e alla pittura presso l'accademia di Dresda (1762-64). Trascorse poi due anni quale precettore in Svizzera e nel 1767 si stabilì a Darmstadt, ove entrò nell'amministrazione militare. Qui fece della sua casa il centro degli "Empfindsamen", tra i quali comparvero come ospiti gli uomini più rappresentativi della letteratura tedesca di quel tempo. Fu amico del giovine Goethe, che conobbe nel 1772, e collaborò con lui nelle Frankfurter Gelehrte Anzeigen, chiamate a instaurare in Germania una nuova critica nel campo delle scienze e specialmente delle lettere e dell'arte.
Nelle Frankfurter, nel Deutscher Merkur, nella Allgemeine Deutsche Bibliothek il M. oltre a significativi contributi critici - che costituiscono la sua opera più viva - pubblicò anche alcuni lavori letterarî, tra cui Lindor, Eine bürgerlich-deutsche Geschichte (1781) e l'Akademischer Briefwechsel (1782), condotti entrambi su motivi in parte autobiografici; in essi come in altre sue opere narrative (Die Geschichte des Herrn Oheim, 1778; Herr Oheim der Jüngere, 1781), l'azíone passa in seconda linea di fronte alle analisi di carattere e descrizioni d'ambiente.
Dopo il ritorno da un viaggio in Russia, dove accompagnò la langravia regnante di Assia-Darmstadt (1773), M. si dedicò con grande interesse alle scienze naturali, specie all'osteologia: la sua notevole raccolta di fossili passò dopo la sua morte al museo granducale.
Lasciò un epistolario vastissimo dal quale si ricostruisce gran parte della vita spirituale della Germania del suo tempo: Carlo Augusto, la duchessa Amalia, scrittori come Herder e Wieland, gli Stürmer und Dränger e i due Jacobi, artisti come Tischbein e Hackert, vi compaiono riuniti intorno a M. attratti dalla sua forte personalità, di cui l'intelligenza e l'acuto senso critico, più demolitore invero che produttivo, costituivano la nota dominante, rendendo facile la divulgazione di quell'immagine di un M. ipercritico, mefistofelico, che Goethe stesso tracciò di lui in Dichtung und Wahrheit (Parte III e IV).
Opere: Oltre a quelle citate, Rhapsodie, Francoforte 1773; Paetus und Arria, Freystadt 1775; Ausgewählte Schriften zur schönen Lit. und Kunst, ed. A. Stahr, Oldenburg 1840; Schriften u. Briefwechsel, in Auswahl, ed. K. Wolff, voll. 2, Lipsia 1900; Briefe an u. von J. H. M., Darmstadt 1838; Briefe an J. H. M. von Goethe, Herder u. Wieland, Darmstadt 1835; Briefe a. d. Freundeskreise von Goethe, Herder, Höpfner u. M., Basilea 1847.
Bibl.: G. Zimmermann, J. H. M., seine Umgebung u. Zeit, Francoforte 1871; F. Muncker, in Allgem. deutsche Biographie, XXI; F. Hermann, Mercks Ahmentafel, Darmstadt 1924. E cfr. anche, per le relazioni con Goethe, Archiv für das Studium der neueren Sprachen und Literatur, CXXVI.