Scrittore svizzero (Greifensee 1698 - Zurigo 1783). Al ritorno da un viaggio in Francia e in Italia fondò (1720) la Gesellschaft der Mahlern, un circolo letterario del quale divennero organo i Discourse der Mahlern, giornale sul modello dell'inglese Spectator. Nel 1727 diede vita alla Helvetische Gesellschaft, che pubblicò la rivista Helvetische Bibliothek (1735-1741). Insofferente della poetica razionalista francese, tradusse in prosa il poema di Milton e ne sostenne il valore fantastico in una Kritische Abhandlung von dem Wunderbaren in der Poesie (1740), appoggiandosi alle idee estetiche di scrittori inglesi (Addison, Pope) e italiani (Gravina, Pallavicino) ed esaltando l'immaginazione poetica e la fantasia contro la fredda ragione. Per primo intravvide la grazia del Minnesang medievale, pubblicò la Kriemhildens Rache und die Klage (1757) e fece conoscere le favole di Ulric Boner (1759). Fu tra i propugnatori dell'idea della nazione svizzera e del concetto di poesia nazionale come educatrice di spiriti e di libertà.