Filologo classico e orientalista (Zörbig 1716 - Lipsia 1774). Essenzialmente autodidatta, pubblicò edizioni di Teocrito, degli oratori attici, di Plutarco, di Dionisio di Alicarnasso, di Libanio, con numerose emendazioni critiche spesso felici (Animadversiones ad graecos auctores, 5 voll., 1751-66); nel campo arabistico, pubblicò e tradusse in latino buona parte dell'opera storica di Abū l-Fidā', saggi di al-Ḥarīrī, Ibn Zaidūn, aṭ-Ṭughā'ī e al-Mutanabḅī, e una storia dell'Arabia preislamica. Bizzarro e talvolta audace nelle congetture e nei giudizî, resta sempre uno dei maggiori filologi tedeschi del 18º secolo.