BLUNTSCHLI, Johann Kaspar
Giurista, storico e uomo politico svizzero, nato a Zurigo il 7 marzo 1808, morto a Karlsruhe il 21 ottobre 1881. Nell'università di Berlino e poi in quella di Bonn, frequentò le lezioni rispettivamente del Savigny e del Niebuhr ottenendo nel 1829 il grado di doctor iuris. Ritornato a Zurigo nel 1830 partecipò con ardore alle lotte politiche che agitavano allora tutti i cantoni della Confederazione e in quello stesso anno pubblicò, a Zurigo, Über die Verfassung des Staates Zürich e poscia, sempre a Zurigo, nel 1831, Das Volk und der Souverän, opera nella quale, mentre patrocinava il governo costituzionale, combatteva il crescere del radicalismo svizzero. Nel 1838-1839 pubblicò, sempre a Zurigo, una storia di quella città (Staats und Rechtsgeschichte der Stadt und Landschaft Zürich).
Partecipava intanto alla vita politica e nel 1837 era nominato membro del Grosser Rath, di cui successivamente fu eletto presidente, dimostrandosi conservatore moderato. Ebbero allora grande efficacia sul B. le idee di Friedrich Rohmer, che egli nei Psychologische Studien über Staat und Kirche (Zurigo 1844), si sforzò di applicare allo stato in generale reputando anche che in esse si dovesse trovare il rimedio pei torbidi costituzionali della Svizzera. Ma questo scritto contribuì a creargli inimicizie. La Svizzera era allora fortemente agitata e divisa per la questione dei gesuiti. Dovette rassegnare al Gran consiglio le sue dimissioni dal seggio presidenziale e nel 1847, dopo la disfatta del Sonderbund (Lega dei Cantoni cattolici), prese congedo dalla patria con uno scritto intitolato Stimme eines Schweizers über die Bundes-reform.
S'inizia allora il periodo tedesco della vita del B. Nominato professore di diritto privato tedesco e di diritto pubblico all'università di Monaco, attese alla pubblicazione dell'opera che gli procurò grandissima fama e che fu tradotta nelle principali lingue: Allgemeines Staatsrecht (Monaco 1851-1852). L'edizione pubblicata a Stoccarda, 1875-1876, molto rinnovata, ebbe il titolo di Lehre von modernen Staat; di quest'opera esiste una traduzione italiana di Giuseppe Trono con introduzione e biografia del Bluntschli e note di Imbriani, Beltrano, Pepere, Pessina, Persico, pubblicata a Napoli nel 1876.
Nel 1853-1854 il B. pubblicò a Monaco il Deutsches Privatrecht e dal 1857 iniziò insieme con Carlo Lodovico Brater (1819-1869) il Deutsches Staatswörterbuch in 11 voll. (Stoccarda-Lipsia 1857 segg.), l'ultimo dei quali uscì nel 1870, opera data poi in luce abbreviata da Edgar Löning in 4 voll. (Zurigo 1872-1875).
Attese pure alla formazione del codice civile per il cantone di Zurigo: Privatrechtliches Gesetzbuch für den Kanton Zürich (4 voll., Zurigo 1854-1856);' opera che incontrò largo favore in special modo per la parte riguardante le obbligazioni, e che servì di modello per altri codici svizzeri e stranieri.
Nel 1861 fu chiamato alla cattedra di diritto costituzionale all'università di Heidelberg. Prese parte di nuovo alla vita politica e nella sua Geschichte des allgemeinen Staatsrechtes und der Politik (Monaco 1864) si sforzò, com'egli stesso ebbe a dichiarare, di stimolare la coscienza del popolo germanico a liberarsi dai pregiudizî e a elevarsi intellettualmente.
Si dedicò quindi al diritto internazionale e pubblicò: Das moderne Kriegsrecht (Nördlingen 1866); Das moderne Völkerrecht der civilisirten Staaten als Rechtsbuch dargestellt (2ª ed., Nördlingen 1872) opera molto lodata e tradotta in varie lingue, e altre minori. Nel 1874 pubblicò, a Nördlingen, Deutsche Staatslehre für Gebildete.
Fu nel 1873 uno dei fondatori dell'Institut de droit international di Gand, di cui venne eletto vicepresidente. Rappresentò pure la Germania alla conferenza di Bruxelles sul diritto di guerra. Nel 1866 venne eletto membro del parlamento tedesco e nel 1873 membro della camera badese. Rifiutò invece il mandato per il Reichstag. Negli ultimi anni della sua vita fu parte attiva del Protestantenverein, società formata per combattere le vedute reazionarie e ultramontane della teologia e fu anche presidente del sinodo generale del Baden. Egli fu senza dubbio uno dei maggiori esponenti della scienza giuridica tedesca nel sec. XIX.
Bibl.: Il B. scrisse un'autobiografia: Denkwürdiges aus meinem Leben, Nördlingen 1884; le sue lettere furono pubblicatre da Oechsli nel 1915; v. poi: von Holtzendorff, B. und seine Verdienste um die Staatswissenschaften, Berlino 1882; Meili, J. K. B. und seine Bedeutung für die moderne Rechtswissenschaft, Zurigo 1908.