MILLER, Johann Martin
Poeta tedesco, nato il 3 dicembre 1750 a Ulma, morto ivi il 21 giugno 1814. Studiò teologia a Gottinga dove fu uno dei fondatori del Göttinger Hainbund.
Passò gran parte della sua vita a Ulma come predicatore e professore al ginnasio.
La sua creazione poetica è di una banale superficialità e la sua preoccupazione principale è quella di adattarsi alle correnti del tempo. Le sue poesie più felici sono quelle in forma di Lied e di carattere scherzoso. Deve la sua notorietà ai romanzi sentimentali, dove la nota wertheriana di un amore infelice e contrastato viene condotta al grado più alto, abilmente congiunta al motivo, allora di moda, della lotta dei figli innamorati contro i genitori tiranni. Così: Siegwart, eine Klostergeschichte (1776); i due romanzi: Beitrag zur Geschichte der Zärtlichkeit (1776), e Briefwechsel dreier akademischer Freunde, 1776-77. Di lui abbiamo anche un'autobiografia nella Sammlung von Bildnissen Gelehrter und Künstler, a cura del Bock e del Moser, pubblicata nel 1803.
Una scelta degli scritti del M. curò A. Sauer nella Deutsche NationalLiteratur del Kürschner, Stoccarda 1893.
Bibl.: H. Kräger, J. M. M., Brema 1893; E. Schmidt, Charakteristiken, I, 2ª ed., Berlino 1902.