Neumeister, Johann
Stampatore (Magonza metà sec. XV - morto forse a Lione nel 1522 c.) e chierico. Giunse a Foligno verso il 1464 come copista di manoscritti con alcuni compagni, identificati in Giovanni di Pietro detto Papa, Stefano Arndes di Amburgo e Kraft di Magonza. Intorno al 1470 strinse con essi una società " in arte impressione litterarum " per la quale acquistò parte dell'attrezzatura di un altro tipografo tedesco già operante a Trevi, Giovanni Reinhardt. Il primo libro stampato dal N. a Foligno nella casa dell'orafo Emiliano degli Orfini (v.) è il De Bello italico adversus Gothos di L. Bruni, del 1470.
L'edizione della Commedia datata nel colophon 11 aprile 1472 fu condotta con la partecipazione dei compagni tipografi (" sotii ") e specificatamente con quella del " fulginato Evangelista mei " (v. ANGELINI, EVANGELISTA).
Nella sottoscrizione non si trova nessun accenno della partecipazione dei fratelli Orfini all'opera, ma sembra probabile che la stamperia abbia continuato a funzionare col loro finanziamento e nello stesso luogo, dove nel 1471 videro la luce anche le Familiares di Cicerone. Il Casamassima ha stabilito che l'edizione altro non è se non copia a stampa di un manoscritto, precisamente il Lolliniano 35 della biblioteca del seminario di Belluno; esclude l'opera di un editore che la tradizione, basandosi su di un'illazione del Mambelli peraltro priva di solide basi, indicava nella persona di Andrea de' Bussi, umanista di Vigevano.
Gli affari andarono così male per il N. che per i debiti contratti finì in prigione (fu " captus " e " detentus ", dice il documento). Non si sa quando dopo quest'avventura il N. abbia lasciato l'Italia. Lo ritroviamo nella sua città natale, a Magonza, nel 1479 dove sottoscriveva in data 3 settembre le Meditationes del Turrecremata. Lo stesso testo stampato in Francia ad Albi (17 novembre 1481) con le medesime incisioni e altre opere uscite nella stessa città senza nome di tipografo, fanno ritenere che il N. sia stato attivo in questa città almeno fino al 3 marzo 1483, data che si legge in fine alla traduzione francese del trattato De Maleficiis di Iacopo da Teramo. Successivamente si stabilì a Lione, lavorando prima da solo, poi con Michel Topié, e concludendo la sua operosità di tipografo col Missale Uticense (1495):
Bibl. - A. Claudin, Origines de l'imprimérie à Albi en Languedoc. Les pérégrinations de J.N., Parigi 1880; K. Haebler, Die deutschen Buchdrucker des XV Jahrhunderts in; Auslande, Monaco 1924, 208-210; M. Faloci Pulignani, L'arte tipografica in Foligno nel secolo XV, in " La Bibliofilia " I (1899-1900) 283-290; II (1900-1901) 23-35, 216-224; T. Valenti, Un documento decisivo per il D. di Foligno, ibid. XXVII (1925-26) 131 ss.; E. Casamassima, Note sull'edizione folignate della D.C. (1472), Roma 1965 (estratto da Riproduzione in facsimile dell'esemplare Corsiniano della prima edizione della D.C.).