LEHMANN, Johannes Edvard
Storico delle religioni, nato a Copenaghen il 19 agosto 1862 e ivi morto nel 1928. Insegnò storia delle religioni nella sua città natale; dal 1910 storia e filosofia della religione a Berlino; dal 1913 fino al suo collocamento a riposo, a Lund.
Convinto seguace del metodo etnologico, essenzialmente comparativo, la sua attività non si è limitata al campo dei primitivi ma ha spaziato attraverso lo zoroastrismo, il buddhismo e il cristianesimo. Il suo merito maggiore nel campo delle discipline storico-religiose è stato quello della divulgazione scientifica soprattutto con due iniziative, il rifacimento completo del manuale dello Chantepie de la Saussaye, in collaborazione con A. Bertholet, e il Textbuch zur Religionsgeschichte (2ª ed., Lipsia 1922) in collaborazione con H. Haas.
Opere: Hedensk Monoteisme, 1897; Zarathustra, voll. 2, 1899-1902; Mystik i Hedenskab og Kristendom, 1904 (trad. tedesca, Mystik in Heidentum und Christentum, 1908); nel Lehrbuch der Religionsgeschichte (3ª ed., 1905): Die Religion der Inder und der Perser e Die Anfänge der Religion (4ª ed., Tubinga 1925); Zur Geschichte des Religionsgeschichte; Erscheinungs- und Ideenwelt der Religion; Die Perser; in Die Kultur der Gegenwart, di Hinneberg (I, 111, 1, Lipsia 1906): Die Religion der Primitiven Völker; Buddha, hans Lære og dens Gerning, 1907; Der Buddhismus, 1911; nell'Enciclopedia Italiana, le voci: Culto, Diluvio, Divinità.