Scienziato (n. Bamberga 1574 - m. 1629). Venuto giovanissimo in Italia, vi rimase poi tutta la vita. Linceo dal 1611, divenne nel 1612 cancelliere generale dell'accademia. Tra i più assidui e intimi di Federico Cesi, contribuì notevolmente a diffondere le idee dell'accademia dei Lincei allacciando rapporti con studiosi di tutta Europa. Diede un apporto decisivo all'unica opera veramente collegiale dei Lincei, il cosiddetto Tesoro messicano con la Expositio ad aliorum Hispaniae animalium ... imagines et nomina, descrizione anatomica e storico-letteraria dei trentacinque animali messicani dei quali il testo di N. A. Recchi (1588) riportava solo i nomi e le figure. Attento osservatore della natura, ebbe piena consapevolezza dell'importanza scientifica dei nuovi strumenti ottici. Fu proprio il F. a dare il nome di microscopio allo strumento che Galileo chiamava occhialino.