JANSSEN, Johannes
Storico tedesco, nato a Xanten il 10 aprile 1829, morto a Francoforte sul Meno il 24 dicembre 1891. Nel 1854 si stabilì a Münster, come libero docente di storia nell'Accademia di quella città. Nello stesso anno fu eletto insegnante di storia per gli allievi cattolici nel ginnasio di Francoforte sul Meno, dove rimase poi fino alla sua morte. Nel 1860 fu consacrato sacerdote.
Pubblicò una serie di lavori storici; ma l'opera che gli ha creata larga fama è la Geschichte des deutschen Volkes seit dem Ausgang des Mittelalters, scritta negli anni 1878-88 (voll. 8) e poi ripubblicata continuamente (incompiuta, giungeva solo sino all'inizio della guerra dei Trenta anni; fu poi continuata e riveduta da L. v. Pastor dal 1898 con Erlänuterungen u. Ergänzungen). Questo lavoro è scritto da un punto di vista rigidamente cattolico; ed è celebre il quadro dell'età della Riforma, su cui è gettata una densa ombra. verso il protestantesimo tedesco e soprattutto verso la personalità di Martin Lutero J. non si mostra giusto, facendo apparire l'uno e l'altro sotto la luce più sfavorevole. Perciò il suo libro provocò le più aspre polemiche non solo nel campo evangelico, ma anche nella critica storica. Merito indubbio dell'opera è l'aver descritto il basso Medioevo, trascurato fino allora dalla storiografia, e, come già lo mostra il titolo, l'aver introdotto nella storia della Riforma, con i dirigenti politici e spirituali, il popolo, cioè la gente minuta. L'opera ha avuto naturalmente il più largo influsso sulla concezione cattolica della Riforma.
Bibl.: L. Pastor, J. J., Friburgo in B. 1892; M. Schwann, J. J. und die Geschichte der deutschen Reformation, Monaco 1883; M. Lenz, J.s Gesch. d. deutschen Volkes, in Kleine hist. Schriften, 1910; E. Fueter, Gesch. der neueren Historiographie, 2ª ed., Monaco-Berlino 1925.