SCHERR, Johannes
Novelliere e storico, nato a Hohenrechberg il 3 ottobre 1817, morto a Zurigo il 21 novembre 1886. Deputato di tendenze liberali al parlamento del Württemberg nel 1848, dopo il fallimento della rivoluzione trovò in Svizzera una nuova patria: nel 1860 gli fu assegnata la cattedra di storia, nel Politecnico di Zurigo.
Cresciuto nell'atmosfera del "Jung-Deutschland", ne conservò anche nei suoi scritti il gusto realistico e le idee. Come novelliere e romanziere (v. la raccolta Novellenbuch, voll. 10, 1873-77), riuscì particolarmente efficace, per una certa sua spregiudicata drasticità dello stile, nei toni umoristici o paesani (cfr. Michel, Geschichte eines Deutschen unserer Zeit, 1858; Rosi Zurflüh, 1860; Sommertagebuch, 1873; ecc.). Battagliando per le idee di libertà e di democrazia, svolse appassionata opera di divulgazione della cultura (cfr. Bildersaal der Weltgeschichte, 1848; 11ª ed., 1926-27; Allgemeine Geschichte der Literatur, 1851; 11ª ed., 1926-27; Geschischte deutscher Kultur und Sitte, 1853; 2ª ed., 1927; Geschichte der Religionen, 1855-57; 2ª ed., 1922; Schiller und seine Zeit, 1859; 2ª ed., 1929; Blücher, seine Zeit und sein Leben, 1862; 3ª ed., 1914; Germania. Zwei ahrtausende deutschen Lebens, 1878, ecc., oltre alla raccolta di saggi storici e letterarî Menschliche Tragikomödie, 1874; 2ª ed., 1928, e gran numero di altre pubblicazioni, specialmente sulla Germania del '48 e del '70). Era il periodo in cui la storiografia in Germania sviluppava e affinava, con sempre più severe esigenze, i metodi dell'indagine; e lo Sch. restò in margine a tale rinnovamento degli studî; ma nell'estendersi ed elevarsi della cultura media, il contributo della sua opera fu notevole ed anzi nella Germania democratica del dopoguerra lo Sch. ebbe, per breve ora, una calorosa risurrezione.
Bibl.: W. Lötz, J. Sch., Francoforte 1925.