Medico (Grave, Brabante, 1515 - Tecklenburg, Vestfalia, 1588), archiatra del duca Guglielmo di Cleve. È entrato nella storia della psichiatria per avere affermato, in un suo libro rimasto celebre (De praestigiis daemonum et incantationibus ac veneficiis, 1563), contro la superstizione e l'ignoranza allora dominanti, che le streghe dovevano essere considerate come malate degne di compassione, infirmando così la validità delle confessioni estorte loro con la tortura.