ARMSTRONG, John
Figlio di un emigrato dall'Irlanda del nord, uno di quei pionieri avventurosi spintisi sui limiti degli stabilimenti della Pennsylvania, nacque proprio sulla frontiera del paese indiano, a Carlisle, il 25 novembre 1758; studiò nel collegio di New Jersey, e, scoppiata la rivoluzione, entrò nell'esercito continentale, nel quale servì come ufficiale e aiutante di campo del generale Gates. Nel marzo del 1783, quando, finita la guerra, l'esercito era accampato a Newburgh, sul Hudson e le truppe si agitavano malcontente per non aver ricevuto le paghe arretrate, A., che era tra gli ufficiali più irrequieti, scrisse a istigazione di Gates un indirizzo sedizioso e minaccioso, rimasto famoso sotto il nome di Newburgh Letters Il documento era anonimo e l'Armstrong non se ne confessò autore che molti anni più tardi.
Per alcun tempo dopo aver lasciato l'esercito, l'Armstrong si dedicò ai maneggi politici nello stato di New York, e nel 1800 fu nominato senatore federale. Tenne questo ufficio fino al 1804, quando fu da Jefferson inviato come ministro americano a Parigi: posto importantissimo specialmente perché nel momento della lotta tra Napoleone e l'Inghilterra, gli Stati Uniti erano impegnati nella difesa, a Parigi e a Londra, dei loro interessi commerciali e marittimi. A Parigi l'A., che non credeva nella buona volontà di Napoleone, prese un atteggiamento molto fermo, in contrasto con le stesse tendenze remissive del suo governo. Preciso e deciso era il linguaggio delle sue note al governo imperiale e ben netta la visione che egli aveva della politica francese verso gli Stati Uniti. "Con una mano essi (Napoleone e Champigny) ci offrono le benedizioni di un'alleanza contro l'Inghilterra, e con l'altra ci minacciano la guerra se noi non accettiamo questo favore, e con tutte e due ci derubano con ogni immaginabile diligenza, accortezza e impudenza". Egli voleva dunque che gli Stati Uniti mantenessero nel conflitto la più assoluta libertà d'iniziativa. Tanto aspre diventarono le sue relazioni con il governo imperiale, che Napoleone ne chiese il richiamo; e l'A. lasciò Parigi nel 1810.
All'inizio della guerra con l'Inghilterra (1812) egli fu nominato generale e destinato al comando della piazza di New York; l'anno dopo, ministro della guerra, ufficio questo che tenne fino all'agosto del 1814, quando gl'insuccessi della guerra e le ostilità suscitate dai suoi intrighi lo obbligarono a dimettersi. I giudizî sulla sua opera di ministro furono assai aspri al suo tempo e lo sono in genere tuttora. Per quanto ora gli si riconosca il merito di avere rafforzato l'esercito, pesano ancora sulla sua memoria gli errori commessi nella condotta delle operazioni, specialmente nella campagna autunnale contro Montreal (1813) e nella difesa della città di Washington (1814). L'Armstrong morì il 1° aprile 1843.
Bibl.: H. Adam, History of the U. S., 1801-1817, New York 1889-90.