BELL, John
Uomo politico americano, nato presso Nashville (Tennessee), il 15 febbraio 1797. Nella sua prima giovinezza studiò legge ed esercitò la professione di avvocato; poi, eletto deputato al congresso nel 1827, fece parte del gruppo jacksoniano. Ma, al tempo della lotta di Jackson contro le "banche nazionali", si staccò da Jackson, e contrastò vittoriosamente a Polk, sostenuto da Jackson, la presidenza della camera (1834). Con gli anni il dissidio tra Jackson e B. diventò sempre più acuto. B. finì col passare nel campo dei whigs, e nel 1841 entrò a far parte, come ministro della Guerra, del gabinetto del presidente Harrison. Ma si dimise poche settimane dopo, quando, morto Harrison, Tyler respinse il programma legislativo dei whigs.
Nel 1847 fu eletto senatore, e tenne quest'ufficio fino al 1859, durante il più aspro e oscuro periodo della crisi dell'unione. Meridionale, rappresentante di uno stato schiavista, e proprietario egli stesso di schiavi, fu tuttavia sostenitore d'una politica di compromesso, avversando ugualmente l'estremismo schiavista e quello antischiavista. Quest'atteggiamento lo condusse fatalmente fuori dal sistema d'interessi degli stati del sud: la politica di compromesso falliva nella violenza della lotta che solo le armi potevano ormai decidere. Candidato del gruppo moderato (che si chiamò Constitutional Union Party) alla presidenza della repubblica nelle elezioni del 1860, non raccolse che pochissimi voti. Messo di fronte al problema della secessione non seppe decidersi: sostenne la teoria che gli stati non avevano diritto a staccarsi dall'Unione, ma che avrebbero dovuto resistere con le armi ai tentativi di coercizione da parte del governo federale, e spinse così indirettamente il Tennessee a partecipare alla guerra con gli stati del sud. Morì, scoraggiato e vinto, in una campagna nella contea di Stewart, nel Tennessee, il 10 settembre 1869.