BERRYMAN, John
Poeta americano, nato a Mc-Olester (Oklahoma) nel 1914, morto nel 1972. La sua dizione poetica tormentata e complessa, la sua sintassi contorta sono la rappresentazione stilisticamente convincente di una coscienza letteraria e morale investita dal senso della crisi contemporanea e consapevole del peso di una precisa tradizione storica, linguistica e culturale specificatamente americana. I modelli negativi da cui fugge esplicitamente sono le due grandi "presenze" della poesia americana del Novecento, T.S. Eliot ed E. Pound, le fonti in cui altrettanto esplicitamente si riconosce sono Yeats ed Auden. B. è poeta fortemente intellettuale il cui cerebralismo traspare così nei giovanili Poems (1942) e The Dispossessed (1942), come nei più recenti Dream songs (1969) in cui vengono riuniti due precedenti volumi di versi, 77 dream songs del 1964 e His toy, His dream, His Rest del 1968. Postumi sono apparsi Delusions, Recovery (romanzo incompiuto) e un'altra raccolta di Dream songs (1973), che include le precedenti.
La raccolta documenta l'ultima sconcertante e affascinante fase dell'opera di B. che, pur avendo subito trasformazioni anche vistose, sembra spesso ritornare ad alcuni tratti salienti. Tale la struttura del "poema lungo", qui articolato in brevi unità-sogno, in cui per bocca di un immaginario protagonista, in questo caso "bianco e di mezz'età" e che talora appare con "viso nero", si rappresentano la turbolenza e le carenze del mondo moderno e della memoria. Si tratta di un'opera che, come altre di B., appare oscura, idiosincratica e deliberatamente provocatoria ma la cui resa poetica, sfruttando con abilità e fantasia i sotterfugi del dramma e dell'ironia del suggerimento metafisico e di un'amara assertività esistenziale (la condanna a vivere che il protagonista abbraccia), non è mai veramente discutibile. L'aveva preceduta, nel 1956, il primo lungo poema narrativo di B., quell'Homage to mistress Bradstreet in ottave in cui la prima poetessa puritana d'America funge da protagonista e commento, in un gioco, anche dialogico, in cui il poeta sfrutta al massimo la tecnica narrativa del "punto di vista" così centrale alla tradizione narrativa americana. Berryman's sonnets, scritti negli anni Quaranta ma pubblicati solo nel 1967, pur dolorosamente personali (trattano, infatti, di una drammatica vicenda d'amore) sono in parte il preannuncio di alcune delle tecniche narrative e poetiche poi sviluppate nei poemi lunghi.
Bibl.: G. Cambon, Recent american poetry, Minneapolis 1963; S. Stepanchev, American poetry since 1945, New York 1965; M. L. Rosenthal, The new poets, American and British poetry since world war II, ivi 1967; H. Nemerov, Reflections on poetry and poetics, ivi 1972.