Agitatore politico (Torrington, Conn., 1800 - Charlestown, Va., 1859), condotta una vita irrequieta, solo dopo il 1840 prese vivo interesse alla questione della schiavitù, schierandosi per l'abolizionismo. Recatosi a Osawatomie nel Kansas (1854), vi compì un eccidio di bianchi schiavisti. Nel 1856-57 raccolse fondi per creare nelle montagne della Virginia un rifugio per schiavi fuggiaschi. E svolse in quegli anni un'attività febbrile finché nel 1859, presso Harper's Ferry (Virginia), mentre tentava un colpo di mano sull'arsenale, ferito, fu fatto prigioniero e, malgrado le proteste del Nord, condannato all'impiccagione.