Regista e attore cinematografico statunitense (New York 1929 - Los Angeles 1989). Come attore, dimostrò subito doti di alta professionalità in film come Edge of the city (Nel fango della periferia, 1957) di M. Ritt, The killers (Contratto per uccidere, 1964) di D. Siegel, The dirty dozen (1967) di R. Aldrich, Rosemary's baby (1968) di R. Polanski. Come regista esordì con Shadows (1959), opera di rottura nei confronti del cinema statunitense standardizzato, sia come proposta produttiva (indipendente e a basso costo), sia per l'originalità stilistica. La capacità di osservazione, le doti di improvvisazione, il lavoro con l'attore (quasi coautore del film) si rivelarono anche nel secondo film Too late blues (1961). L'attenzione di C. andò poi progressivamente accentrandosi attorno alle situazioni di convivenza, con insinuanti quadri di insoddisfazione matrimoniale come in Faces (1968), di solitudine nella vita di coppia in Husbands (1970) e in A woman under influence (Una moglie, 1974); anche nella descrizione dell'incontro di Minnie and Moskowitz (1971) e nell'esito positivo, sembra rimanere il disagio. In The opening night (La sera della prima, 1977) la primitiva vena ideologica e narrativa torna a riaffiorare attraverso l'irrisione agli schemi tradizionali del teatro; più drammaticamente tesi Gloria (Una notte d'estate, 1980), Leone d'oro alla Biennale di Venezia del 1980, e Love streams (1984).