ERICSSON, John
Ingegnere, nato il 31 luglio 1803 a Långbanshyttan (Värmland, Svezia), morto a New York l'8 marzo 1889. Intrapresa la carriera militare in patria, l'abbandonò per trasferirsi (maggìo 1826) in Inghilterra, dove si dedicò a studî di meccanica e insieme col Braithwaite fondò uno stabilimento per la costruzione di macchine: vi costruì con suoi progetti macchine a gas e vapore, macchine marine e varî apparecchi; trovò il mezzo di disporre le caldaie delle navi al disotto della linea d'acqua, con enorme vantaggio della propulsione. Gli è dovuta anche la locomotiva Novelty (1829), la quale gareggiò colla Rocket dello Stephenson. L'idea sua più geniale fu quella di riprendere in modo pratico l'adozione dell'elica nella propulsione delle navi: la applicò con successo nel piroscafo Robert R. Stockton, che fece alcuni viaggi di prova sul Tamigi (1837). Nel 1839, si trasferì a New York. In America l'appoggio del capitano Stockton gli valse l'incarico di costruire una nave da guerra, la Princeton di 600 tonn., mossa da un'elica. Nel 1843, quando egli costruiva il suo primo piroscafo a 2 eliche, già 50 vapori avevano questo mezzo di propulsione. Invece il tentativo di sostituire le ordinarie macchine a vapore con macchine ad aria calda, fu da lui attuato con scarsi risultati sul piroscafo Ericsson, che attraversò l'Atlantico nel 1852. La guerra di secessione (1861) gli diede modo di attuare le sue idee sulla costruzione del naviglio militare: navi pochissimo sporgenti dall'acqua, con torri girevoli corazzate, armate di cannoni di grosso calibro. Il Monitor costruito con questi criterî (1862) diede ottima prova e fu imitato da tutte le marine. Il fratello Nils barone von Ericsson, nato il 31 giugno 1802, morto a Stoccolma l'8 settembre 1870, ingegnere, ufficiale del genio, ideò la rete ferroviaria svedese, costruì le conche del canale di Trollhätta, i bacini di Stoccolma.