STEINBECK, John Ernst
Scrittore americano, nato a Salinas (California) il 27 febbraio 1902. Frequentò nel 1919 l'università Stanford. Solo per brevi viaggi in Norvegia e in Russia e durante la seconda Guerra mondiale come corrispondente, si è allontanato dalla regione nativa, dove è tornato e da cui traggono ispirazione le sue opere narrative.
Le prime opere, Cup of gold, 1929; Pastures of Heaven, 1932; To a god unknown, 1933, segnano una fase di ricerca in cui lo scrittore, non insensibile all'influenza di D. H. Lawrence, si vale di elementi torbidi per costruire quasi un mitico nume della fecondità. Trova la sua strada con Tortilla Flat, 1935, e Of mice and men, 1937, in cui con modi che si potrebbero dire una epica picaresca dà espressione alla sua simpatia per gli strati più avventurosi della popolazione californiana. Ne risulta una sorta di idealizzamento che, tipizzandola senza irrigidirla, fa levitare questa umanità in una atmosfera di mito.
Il malessere e il turbamento sociale del decennio 1930 negli Stati Uniti trovò espressione nello S. con il romanzo In dubious battle, 1936 e più ancora con The grapes of wrath, 1939 che, nonostante i suoi difetti, rimane uno dei migliori tra i moderni romanzi sociali americani. The moon is down, 1942, risente, nonostante i doni narrativi dello scrittore, un fine propagandistico in relazione alla seconda Guerra mondiale. Lo S. è tornato alla sua vena più schietta del racconto picaresco con Cannery Row, 1945, e The wayward bus, 1947. Di Of mice and men, che segnò il suo primo successo di vendita e lo portò di colpo a una larga notorietà, e di The moon is down, lo stesso S. ha curato la riduzione per il teatro. Quasi tutte le sue opere sono tradotte in italiano.
Bibl.: E. Wilson, The boys in the back room, S. Francisco 1941, pp. 41-53; H. Kazin, On native grounds, New York 1942, pp. 393-99; P. Brodin, Les écrivains américains de l'entre-deux-guerres, Parigi 1946.