Poeta inglese (Kent 1325 circa - Southwark 1408). Il suo primo poema notevole, scritto in francese, è lo Speculum meditantis o Mirour de l'omme, al quale seguì Vox clamantis, poema in latino, in cui, prendendo spunto dall'insurrezione dei contadini nel 1381, ne descrive le condizioni sociali. Ma la sua fama è dovuta soprattutto al poema in inglese, in 30.000 versi ottosillabi (composto probabilmente tra il 1383, I vers., e il 1393, II vers.), Confessio amantis, in cui ogni libro è dedicato a uno dei sette peccati mortali. I racconti inseriti da G. in quest'opera, tolti da fonti classiche e medievali, possiedono vigore di sentimento e bellezza poetica. Il nome di G. è rimasto associato a quello di G. Chaucer, quale primo scrittore in lingua inglese. Tuttavia egli rimane a un livello nettamente inferiore; la sua poesia, per lo più pesante e prolissa, ha interesse soprattutto documentario, per le notazioni di costume e i giudizî di ordine morale, tipici di un'epoca.