Newman, John Henry
Teologo e filosofo inglese (Londra 1801 - Edgbaston, presso Birmingham, 1890). Primogenito del banchiere John e di Jemina Fourdrinier, di origine ugonotta, attratto dal calvinismo, intorno al 1815, come allievo di Walter Mayer, frequentò negli anni 1816-20 il Trinity College di Oxford e nel 1822 divenne fellow dell’Oriel College. Ordinato sacerdote anglicano nel 1825, e parroco nel 1828 della chiesa universitaria di St. Mary (incarico che terrà fino al 1843), si separò nel 1827 dalla ‘scuola noetica’ di ispirazione razionalista. Nel 1833 apparve il suo primo libro, The Arians of the fourth century, e dal 1834 al 1842 i sei voll. dei suoi Parochial sermons (trad. it. Sermoni anglicani), cui seguirono nel 1843 gli University sermons (trad. it. Sermoni su temi d’attualità. Sermoni all’università di Oxford) sulla religione. Prese posizione, insieme a John Keble, contro la riforma ecclesiastica introdotta dal governo whig, insediatosi nel 1830: autore di 26 dei 90 Tracts for the times (1833-41), brevi trattati di difesa della Chiesa dal potere politico, propose per l’anglicanesimo la via media tra cattolicesimo e protestantismo. Ritiratosi nel 1842 a Littlemore con alcuni seguaci in un circolo di studio e preghiera, in seguito alla sua sconfessione da parte delle autorità anglicane di Oxford venne accolto nel 1845 nella Chiesa cattolica. Pubblicato nel 1845 come autogiustificazione l’Essay on the development of christian doctrine (trad. it. Lo sviluppo della dottrina cristiana), venne ordinato sacerdote a Roma nel 1847. Fondatore nel 1849, a Edgbaston, della prima congregazione degli oratoriani, ordine stabilito da Filippo Neri, dal 1854 al 58 fu rettore a Dublino di una univ. cattolica (The office and work of universities, 1856; trad. it. L’idea di università). Appartengono all’ultima fase della sua attività, rivolta alla ricerca di un equilibrio tra cattolicesimo liberale e ultramontanismo, l’Apologia pro vita sua (1864) e l’Essay in Aid of a grammar of assent (1870; trad. it. Grammatica dell’assenso). Nel 1879 fu elevato cardinale da Leone XIII. Critico della scolastica, N. fonda la fede sulla coscienza e sulla rivelazione, delimitando il ruolo della ragione nell’ambito religioso. In italiano è disponibile l’edizione delle Opere.