KEYNES, John Maynard (XX, p. 176)
Economista inglese, morto a Londra il 21 aprile 1946. La sua attività scientifica dopo il 1930 è tale da farne una delle figure più rappresentative della scienza economica contemporanea.
Il Treatise on Money (1930) aveva lasciato il K. profondamente insoddisfatto, in quanto accoglieva ancora schemi concettuali ritenuti dallo stesso autore inadeguati a interpretare i fenomeni economici contemporanei. Sei anni dopo, egli pubblicò la General Theory of Employment, Interest and Money (Londra 1936), che è senza dubbio la sua opera più importante, quantunque non sistematica e di difficile intendimento. Nell'estate del 1940 il K. fu nominato consulente finanziario, insieme con Lord Catto, del Cancelliere dello Scacchiere, Sir Kingsley Wood, e così poté mettere la sua esperienza a servizio del paese, durante la seconda Guerra mondiale. Tutta la politica finanziaria perseguita dall'Inghilterra sotto il ministero Churchill reca effettivamente traccia delle teorie del K.; e i "libri bianchi" inglesi di natura finanziaria, che furono pubblicati tra il 1940 e il 1943, risentono dei suoi insegnamenti.
Nel 1940 fu chiamato inoltre a far parte del consiglio della Banca d'Inghilterra. Nel giugno del 1942 fu nominato pari d'Inghilterra con il titolo di 1° barone di Tilton; nel marzo del 1944 ebbe l'altissima carica di Lord High Steward of England. Si occupò fra l'altro intensamente della riforma monetaria postbellica e diresse la delegazione inglese, nel 1944, alla Conferenza di Bretton Woods. Nell'agosto-dicembre 1945 negoziò, congiuntamente con Lord Halifax e R. H. Brand, un nuovo accordo finanziario con gli Statì Uniti per permettere al suo paese di far fronte all'improvvisa cessazione delle forniture in base alla legge Afitti e prestiti.
La Teoria generale, negata la legge di G. B. Say, accoglie una teoria delle fluttuazioni nella domanda effettiva. Gli schemi concettuali sono statici; ma l'introduzione del concetto di "anticipazione" permette di servirsi di questi schemi per l'interpretazione di alcuni fenomeni economici dinamici di breve periodo. Del resto le limitazioni poste dal K. alla sua analisi (che si fonda su tre concetti: la funzione del consumo, la funzione dell'efficienza del capitale, la funzione della preferenza per la liquidità) la rendono adatta a interpretare fenomeni soltanto di breve durata: ciò purtroppo è spesso dimenticato, e da fautori e da critici. Tutta l'opera scientifica posteriore al 1936 può considerarsi intesa a precisare e a sviluppare gli schemi accolti nella Teoria generale. Così il volumetto How to pay for the War (1940) applica lo schema keynesiano a un sistema avente scarse risorse produttive; come del resto il progetto International Clearing Union (aprile 1943), pubblicato sotto la sua guida, mira a un sistema monetario in grado di attenuare le fluttuazioni nella domanda effettiva.
Bibl.: Per una completa bibliografia degli scritti del K. vedi l'opera collettiva a cura di S. S. Harris, The new Economics, New York 1947; E. A. G. Robinson, J. M. K., in The economic Journal, marzo 1947. La rivista L'industria, in Italia, si è in parecchie occasioni (annate 1946-47-48), occupata delle teoriche keynesiane.