Hayes, John Michael
Autore radiofonico e sceneggiatore statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) l'11 maggio 1919. Sebbene abbia dato un contributo fondamentale a quattro dei film più celebri e importanti di Alfred Hitchcock, realizzati intorno alla metà degli anni Cinquanta, il valore di questo apporto è stato oggetto di discussione tra i critici. Sia prima sia dopo la collaborazione con il regista inglese, H. ha comunque adattato opere letterarie e teatrali per il cinema, scrivendo sceneggiature di notevole livello. La sua sensibilità per le problematiche sociali, la capacità di delineare i personaggi e di costruire dialoghi divertenti e spesso maliziosi, ne hanno fatto uno degli artisti più prestigiosi della sua epoca.
Figlio di un attore del varietà, crebbe con la passione per il mondo dello spettacolo. Dopo aver frequentato il Massachusetts State College, H. lavorò per qualche tempo in un'agenzia di stampa e successivamente iniziò a scrivere serial radiofonici prima di approdare a Hollywood, dove, dopo la Seconda guerra mondiale, continuò la sua attività firmando programmi di successo fino alla fine degli anni Quaranta (tra questi la serie My favorite husband, scritta per Lucille Ball; The adventures of Sam Spade; e in particolare Suspense, la serie preferita da Hitchcock). Prima di iniziare a collaborare con Hitchcock, H. aveva già scritto alcune sceneggiature per il cinema: Thunder bay (1953; La baia del tuono) di Anthony Mann, interpretato da James Stewart; Torch song (1953; La maschera e il cuore) di Charles Walters, con Joan Crawford, e War arrow (1953; Il maggiore Brady) di George Sherman, con Maureen O'Hara e Jeff Chandler. Per il regista inglese, che era alla ricerca di un nuovo sceneggiatore per sostituire la moglie Alma Reville, fino a quel momento sua collaboratrice di fiducia, H. scrisse quattro film di cui solo l'ultimo, The man who knew too much (1956; L'uomo che sapeva troppo), remake della versione girata nel 1934 in Inghilterra e basata su un soggetto originale, non ha una fonte letteraria, mentre gli altri sono adattamenti di romanzi. Il primo, Rear window (1954; La finestra sul cortile), risulta il più riuscito, e H. per l'elegante sceneggiatura, considerata anche da François Truffaut la migliore in assoluto per costruzione, unità d'ispirazione, ricchezza di dettagli, otten-ne una nomination all'Oscar e vinse l'Edgar Allan Poe Award (1955). La storia romantica e ricca di suspense, non priva di un intrigante tocco di voyerismo, di un fotografo con una gamba ingessata (interpretato da James Stewart) che con l'aiuto della sua bella fidanzata (Grace Kelly) risolve il mistero del presunto crimine commesso nell'appartamento dirimpetto, deve molto al racconto di C. Woolrich cui è ispirato e a un precedente trattamento di Joshua Logan. I due film successivi, apprezzati dalla critica più che dal pubblico, furono To catch a thief (1955; Caccia al ladro), più che una commedia, una raffinata mescolanza di generi, da un romanzo di D. Dodge, con Cary Grant e Grace Kelly, e il sottovalutato The trouble with Harry (1955; La congiura degli innocenti), una divertente commedia nera su un cadavere trovato nei boschi (rispetto al romanzo inglese di J.T. Story da cui è tratto il film la vicenda risulta spostata nel Vermont). Le divergenze tra Hitchcock e H., già insorte nel corso di queste prime collaborazioni, si intensificarono durante le riprese di The man who knew too much, perché il regista aveva chiamato a Hollywood un suo vecchio amico londinese Angus MacPhail per affiancarlo a H. nel lavoro di sceneggiatura. Dopo che quest'ultimo ebbe avviato un contenzioso contro Hitchcock e MacPhail per non far comparire il nome dello sceneggiatore nei credits, i rapporti si interruppero.
Negli anni successivi, tra gli adattamenti realizzati da H. si ricordano Peyton Place (1957; I peccatori di Peyton) diretto da Mark Robson, una soap opera ambientata nella provincia statunitense, tratta dal romanzo di G. Metalious, per la cui sceneggiatura ottenne la seconda nomination all'Oscar; The matchmaker (1958; Bella, affettuosa illibata cercasi) di Joseph Anthony, da una pièce teatrale di Th. Wilder; Butterfield 8 (1960; Venere in visone) di Daniel Mann, tratto da un romanzo di J. O'Hara; The children's hour (1961; Quelle due) di William Wyler, remake del film del 1936 basato su un testo teatrale di L. Hellman; The chalk garden (1964; Il giardino di gesso) di Ronald Neame, da un lavoro teatrale di E. Bagnold; The carpetbaggers (1964; L'uomo che non sapeva amare) di Edward Dmytryk, ispirato al romanzo di H. Robbins, e Nevada Smith (1966) di Henry Hathaway. Questo western è stato l'ultimo lavoro per il grande schermo di H., che successivamente è rimasto inattivo per anni, durante i quali ha scritto varie sceneggiature che non sono mai state realizzate. Isolatosi sempre più dall'industria cinematografica, ha scritto per la televisione e a metà degli anni Settanta è stato per un certo tempo dirigente della società di distribuzione Avco Embassy. In seguito ha accettato una cattedra al Dartmouth College, nel New Hampshire, dove si è stabilito definitivamente.
A metà degli anni Ottanta ha scritto una delle rare sceneggiature originali della sua filmografia, incentrata su una gara di cani da slitta svoltasi nel 1917. Acquistata dalla Walt Disney, nel 1994 ne è stato tratto un film, Iron Will (Iron Will ‒ Volontà di vincere) di Charles Haid.
S. Green, John Michael Hayes: Qué sera, sera, in Backstory 3: interviews with screenwriters of the 60s, Berkeley 1997, pp. 174-92; S. DeRosa, Writing with Hitchcock: the collaboration of Alfred Hitchcock and John Michael Hayes, New York 2001; P. McGilligan, Alfred Hitchcock: a life in darkness and light, s. l. 2003, passim.