Najemy, John Michael
Studioso statunitense, nato nel 1943, che ha fornito contributi sia nel campo della storia delle idee sia in quello delle istituzioni politiche e sociali. Professor of history presso la Cornell University di Ithaca (New York), ha dedicato i propri studi a M. e alla storia politica e sociale di Firenze e dell’Italia rinascimentale. Si è occupato inoltre di storia della storiografia e di metodologia della ricerca storica. Nei primi anni Settanta del Novecento è stato a stretto contatto con Hans Baron, insigne studioso dell’Umanesimo rinascimentale e di Machiavelli.
N. ha indirizzato le sue ricerche, da un lato, alle radici e alla esegesi del pensiero politico machiavelliano, dall’altro alle vicende politiche, sociali, e culturali che portarono Firenze dal comune duecentesco alle soglie del principato nella generazione di Machiavelli. Dei suoi studi su M. va ricordata anzitutto la monografia Between friends: discourses of power and desire in the Machiavelli-Vettori letters of 1513-1515 (1993). Per N. lo scambio epistolare svela le travagliate origini del pensiero di M. e il ruolo, spesso sottovalutato, del dialogo con Francesco Vettori nella genesi del Principe. L’analisi propone un M. ancora alle prese con fondamentali questioni riguardanti la natura e i limiti della comprensione della politica e della fortuna. Richiamando l’attenzione sugli aspetti letterari dell’epistolario, la ricerca mette in evidenza quanto fosse fruttuosa e decisiva per M. la lettura dei poeti moderni e antichi, in particolare Ovidio (→).
Altri studi di N. hanno condotto a originali riflessioni su temi classici machiavelliani, fra cui: il concetto della religione in M. (in particolare, la convinzione che la religione, affinché sia politicamente efficace, deve essere sempre soggetta a interpretazione); la controversia intorno all’istituzione della milizia a Firenze (e la risposta formulata da M. all’accusa di tirannia rivolta ai sostenitori della milizia); la sua idea d’Europa (rifiuto dell’idea di una superiorità europea). Sul versante più propriamente storiografico, N. ha studiato i giudizi di M. sui Medici e su figure chiave come Cesare Borgia e Francesco Sforza.
È stato anche curatore del Cambridge companion to Machiavelli (2010), nel quale compare un suo studio su Society, class and state in Machiavelli’s Dis courses on Livy (pp. 96-111): vi si affronta «l’indagine rivoluzionaria» di M. «sulle basi sociali della politica, delle costituzioni, e dell’espansione territoriale, come anche sugli interessi di classe e sui conflitti interni che determinano il successo o il fallimento degli Stati» (p. 102). N. mette in rilievo non solo i motivi per cui M. presentò Roma come la «repubblica perfetta», ma anche le ragioni della sua decadenza e della debolezza delle repubbliche moderne.
Nel campo della storia politica e sociale, vanno ricordati sia il pionieristico Corporatism and consensus in Florentine electoral politics, 1280-1400 (1982) sia la sintesi A history of Florence, 1200-1575 (2006), in cui è tracciata la metamorfosi della Repubblica – a livello politico, sociale, economico e culturale – tra Medioevo e prima età moderna, imperniando l’interpretazione sulle varie fasi dei conflitti tra l’élite delle grandi famiglie e il «popolo», le due classi sociali che si scontrarono ripetutamente per il controllo del governo: una lunga contesa che determinò fondamentali trasformazioni in ambedue le classi, finendo per spianare la via all’ascesa al potere dei Medici e alla caduta della Repubblica.
Bibliografia: Machiavelli and the Medici: the lessons of Flor entine history, «Renaissance quarterly», 1982, 4, pp. 551-76; Machiavelli and Geta: men of letters in Machiavelli and the discourse of literature, ed. A. Ascoli, V. Kahn, Ithaca (N.Y.) 1993, pp. 53-79; Language and The Prince, in Niccolò Machiavelli’s The Prince: new interdisciplinary essays, ed. M. Coyle, Manchester 1995, pp. 89114; Baron’s Machiavelli and Renaissance republicanism, «American historical review», 1996, 1, pp. 119-29; Papirius and the chickens, or Machiavelli on the necessity of interpreting religion, «Journal of the history of ideas», 1999, 4, pp. 659-81; “Occupare la tirannide”: Machiavelli, the militia, and Guicciardini’s accusation of tyranny, in Della tirannia: Machiavelli con Bartolo, Atti della giornata di studi, 19 ottobre 2002, a cura di J. Barthas, Firenze 2007, pp. 75-108; Machiavelli between East and West, in From Florence to the Mediterranean and beyond: essays in honour of Anthony Molho, ed. D. Ramada Curto, E.R. Dursteler, J. Kirshner, F. Trivellato, 1° vol., Firenze 2009, pp. 127-45; Carpi, maggio 1521. Amici: Guicciardini e Machiavelli nelle guerre d’Italia, in Atlante storico della letteratura italiana, diretto da S. Luzzatto, G. Pedullà, Torino 2010, pp. 774-80.