MILNE, John
Sismologo, nato a Liverpool il 30 dicembre 1850, morto a Shide il 31 luglio 1913. Organizzatore della rete sismica britannica, fondatore della Società sismologica giapponese, uno dei più giovani professori europei che abbiano insegnato all'università di Tōkyō la geologia e la tecnica delle miniere. Dopo lungo tirocinio nella R. Scuola delle Miniere d'Inghilterra e poi nel Labrador e nell'Arabia, si recò al Giappone dove rimase un ventennio (1876-95). Ritiratosi a Shide, nell'isola di Wight, vi fondò un osservatorio, divenuto centro di un'ammirevole rete sismica mondiale da lui promossa nelle Colonie Inglesi.
Il M. divide con lo scolopio italiano Filippo Cecchi (1822-87) la gloria di aver creato il sismografo: costruì il doppio pendolo; l'apparecchio universale Gray-Milne a tre componenti; e il pendolo orizzontale a registrazione fotografica. Sono suoi i primi libri di sismologia che meritino veramente il nome di trattati. Il primo di esso intitolato Earthquakes fu scritto nel 1883 e un altro Seismology nel 1886 (4ª ed., 1898). In essi si trovano per la prima volta esposti, in forma rigorosa e precisa i principî su cui si fondavano i sismografi allora in uso, e quelli sull'elasticità e propagazione delle onde meccaniche.
Intravide lo sviluppo cui era destinata la sismologia; e al suo progresso cooperò potentemente; ebbe attitudini sperimentali e analizzò con sismografi posti in località diverse, in edifici variamente costruiti e a diverse altezze dal suolo, gli effetti della scossa. Egli fu anche uno dei primi ad affrontare il problema di determinare in base alle osservazioni sismografiche lo stato interno della Terra. Pubblicò moltissimi articoli nel periodico Nature di Londra; e circa quattrocento sue comunicazioni sono nei rapporti del comitato sismologico dell'Associazione Britannica delle scienze. Le sue ricerche di carattere statistico e di raccolta sono repertorî di grande utilità. Da ricordarsi, fra le altre, come originale, una statistica delle rotture verificatesi nei cavi sottomarini in tutta la Terra negli anni 1898-99 messe in relazione con i terremoti dei suoi cataloghi. Uno dei suoi grandi ultimi lavori, finito nel febbraio 1912, monumento dell'attività dello scienziato, è il Catalogue of destructive Earthquakes A. D. 7 to A. D. 1899, sintesi laboriosissima dei più celebrati cataloghi e di notizie numerosissime da lui ritrovate anche in regioni prive di organizzazioni scientifiche.