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O’KEEFE, John

di Paola Vinesi - Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
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O’KEEFE, John

Paola Vinesi

Neuroscienziato statunitense, naturalizzato britannico, nato il 18 novembre del 1939 a New York. Nel 2014 gli è stato assegnato il premio Nobel per la fisiologia o la medicina, conferitogli per l’importante scoperta di un sistema di mappatura cerebrale dello spazio, premio che ha condiviso con i coniugi Edvard e May-Britt Moser.

Laureatosi nel 1964 alla McGill University di Montréal, nel 1967 vi ha poi conseguito il dottorato. Nello stesso anno si è trasferito allo University college di Londra, dove nel 1987 gli è stato conferito l’incarico di professore. Grazie a pionieristici esperimenti condotti sui ratti agli inizi degli anni Settanta del 20° sec., O’K. ha scoperto l’esistenza di una memoria spaziale localizzata nell’ippocampo, in grado di identificare la posizione di un individuo nell’ambiente. Infatti, ratti liberi di muoversi in uno spazio circoscritto presentano un’attivazione di particolari cellule ippocampali, dette place cells (cellule di posizione). Ognuna di queste cellule raggiunge il massimo della sua attività, inviando impulsi ad altissima frequenza, in rapporto a un punto preciso che il ratto occupa nel luogo nel quale si trova. L’aspetto più interessante degli studi di O’K. è che le place cells non si limitano a registrare il dato visivo, ma sono capaci di elaborare una mappa spaziale interna al cervello. Lo scienziato ha quindi ipotizzato che il cervello di una cavia possa creare mappe diverse dei differenti luoghi esplorati e che ciascuna mappa sia memorizzata da uno specifico gruppo di place cells. Dati ricavati in tempi successivi hanno dimostrato la presenza delle place cells anche in altre specie, come l’uomo, portando O’K. a immaginare l’esistenza di un vero e proprio sistema capace di organizzare in una rappresentazione spaziale le esperienze di un individuo. Una conferma di questa ipotesi è arrivata dagli esperimenti condotti dai coniugi Moser, i quali hanno scoperto le cellule griglia della corteccia entorinale, che permettono a un animale di orientarsi e muoversi nell’ambiente nel quale si trova.

Vedi anche
May-Britt Moser Neuroscienziata norvegese (n. Fosnavåg 1963). Dopo essersi laureata in psicologia presso l’Università di Oslo e aver conseguito il dottorato in neurofisiologia, ha lavorato presso l’Università di Edimburgo, all’University College di Londra e alla Norwegian University of Science and Technology di Trondheim. ... Edvard Moser Neuroscienziato norvegese (n. Ålesund 1962). Dopo essersi laureato in psicologia presso l’Università di Oslo e aver conseguito il dottorato in neurofisiologia, ha lavorato presso l’Università di Edimburgo, all’University College di Londra e alla Norwegian University of Science and Technology di Trondheim. ... embriologìa Disciplina biologica che studia i fenomeni dello sviluppo dell'essere vivente (ontogenesi), cioè la serie di cambiamenti che subisce l'uovo per realizzare la complessità strutturale e funzionale che caratterizza la forma e l'organizzazione specifica dell'individuo adulto. (➔ anche embrione) cellula biologia Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine cellula è stato introdotto in biologia nel 1665 da R. Hooke, che per primo osservò le cellula al microscopio; furono poi M. Schleiden e T. Schwann, ...
Tag
  • PREMIO NOBEL PER LA FISIOLOGIA O LA MEDICINA
  • MAY-BRITT MOSER
  • IPPOCAMPO
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Altri risultati per O’KEEFE, John
  • O'Keefe, John
    Enciclopedia on line
    Neuroscienziato statunitense naturalizzato britannico (n. New York 1939). Professore presso l’University College di Londra, nel 1971 ha scoperto nell’ippocampo un gruppo di cellule di posizione che hanno il compito di tracciare una mappa dello spazio circostante. Nel 2014 è stato insignito, insieme ...
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