Finanziere statunitense (Hartford, Connecticut, 1837 - Roma 1913). Iniziò la sua carriera nella banca paterna e nel 1871 fondò con A. Drexel una banca propria (Drexel and Morgan; dal 1895: J. P. Morgan and Company). Ebbe grandissima influenza sul finanziamento della nascente industria americana; rivoltosi al campo ferroviario, raggiunse il controllo di importanti linee in tutto il paese; fu l'artefice della fusione di società che sboccò (1900) nella U.S. Steel Corp. In diverse riprese (su tutte, nella crisi di Wall Street del 1907) i suoi massicci interventi finanziari salvarono il Tesoro degli Stati Uniti, oltre a risolversi in enorme profitto per lui.
Non inferiore fu la sua opera come collezionista e filantropo: riunì la più importante raccolta moderna di pitture, disegni, manoscritti, libri rari, descritta in 20 sontuosi volumi. Il figlio John Pierpont iunior (Irvington 1867 - Boca Grande, Florida, 1943) ha contribuito a sostenere le finanze degli Alleati durante la prima guerra mondiale e ad appoggiare le riforme monetarie del dopoguerra (per es., prestito Morgan all'Italia nel 1927); come collezionista ha seguito le orme del padre. Parte importante delle raccolte è conservata nella J. P. Morgan Library, eretta in fondazione (1923), a beneficio degli studiosi, in appositi edifici a New York, altre ancora occupano un'ala del Metropolitan Museum di New York. L'attuale J.P. Morgan Library and Museum ha conosciuto nel corso del tempo successivi ampliamenti, fino alla ristrutturazione completata nel 2006 su progetto di R. Piano.