PRINCE-SMITH, John
Economista tedesco, nato a Londra il 20 gennaio 1809, morto a Berlino il 3 febbraio 1874; visse dal 1831 al 1840 a Elbing come insegnante d'inglese e dal 1846 a Berlino, dove si dedicò interamente agli studî economici e alla politica. Fu dal 1861 al 1866 membro della camera dei deputati prussiana, e dal 1871 al 1873 del Reichstag. Assertore del più ortodosso liberalismo economico fu il fondatore e per molti anni anche il capo del partito libero-scambista tedesco (creò varie società libero-scambiste e nel 1858 con F. H. Schulze-Delitzsch e altri il Kongress deutscher Volkswirte), che, nonostante la sua unilateralità di vedute e i suoi errori, rese importanti servizî alla Germania, controbilanciando in parte l'influenza dei protezionisti e lottando energicamente contro i monopolî e le ultime restrizioni medievali. Seguace privo di originalità di A. Smith, di J.-B. Say e soprattutto di F. Bastiat, P. subì anche l'influenza dell'ottimismo di H. Carey; respinse la legge dei costi crescenti, la teoria ricardiana della rendita e quella malthusiana della popolazione e si oppose a ogni forma di legislazione sociale.
Fra le sue opere ricordiamo: Über Handelsfetndseligkeit (1843); Weltpolit. Bedeutung der Handelsfreiheit (1860); Über die Quellen der Massenarmut (1861); Der Staat und der Volkshaushalt (1873), che si trovano raccolte con le altre nelle Gesammelte Schriften, edite a cura di O. Michaelis e K. Braun, con biografia di O. Wolff (voll. 3, Berlino 1877-80).
Bibl.: J. Becker, Das deutsche Manchestertum, Karlsruhe 1907.