Sayles, John (propr. John Thomas)
Regista cinematografico, sceneggiatore e scrittore statunitense, nato a Schenectady (New York) il 28 settembre 1950. Cineasta di impegno civile, S. si è rivelato abile nell'osservare senza manicheismi i propri personaggi, sempre collocati in contesti culturali, sociali, politici e geografici descritti con accurata precisione e sensibilità. Nel corso degli anni, ha stemperato l'immediatezza dei suoi primi film sviluppando una sorprendente raffinatezza stilistica. Il suo film più rappresentativo è considerato Lone star (1996; Stella solitaria), intelligente riflessione sul tema della frontiera.
Compiuti gli studi di psicologia al Williams College (nel Massachusetts), nel 1975 pubblicò il suo primo romanzo, The pride of the bimbos. Nel 1977 S. entrò come sceneggiatore alla New World Pictures, la casa di produzione di Roger Corman. Come per molti registi della sua generazione e della precedente, l'esperienza presso Corman, specialista in produzioni rapide e a basso costo, costituì un ottimo apprendistato. S. vi imparò i trucchi del mestiere, lavorando a sceneggiature per film quali Piranha (1978; Piraña) e The howling (1981; L'ululato), ambedue realizzati da Joe Dante. Esordì nel lungometraggio con The return of the Secaucus seven (1980), girato con 40.000 dollari e destinato a diventare un modello del cinema indipendente. Si tratta di un'opera corale, su un gruppo di amici ex sessantottini, narrativamente simile a The big chill (1983) di Lawrence Kasdan.
Nel corso della sua carriera, S. ha potuto conservare la sua libertà creativa grazie ai proventi ottenuti da sceneggiature e lavori di rewriting per opere altrui. Tra i suoi film più riusciti vanno menzionati The brother from another planet (1984; Fratello di un altro pianeta), una commedia fantascientifica che racconta le peripezie di un extraterrestre nero precipitato ad Harlem, e Limbo (1999), dramma sociale ambientato tra i pescatori in Alaska che evolve inaspettatamente in giallo e film d'avventura. Ma la sua opera migliore è indubbiamente Lone star, ambientata tra il Texas e il Messico, che alterna con grazia accadimenti del presente e flashback, e riesce a fondere la Storia, i contrasti razziali e i drammi privati evitando preconcetti ideologici e sentimentalismi. Oltre ai titoli già nominati, la filmografia di S. comprende Lianna (1983; Lianna ‒ Un amore diverso), Baby, it's you (1983; Promesse, promesse), Matewan (1987), Eight men out (1988; Otto uomini fuori), City of hope (1991), Passion fish (1992; Amori e amicizie), The secret of Roan Inish (1994; Il segreto dell'isola di Roan), Men with guns (1997; Angeli armati), Sunshine State (2002; La costa del sole) e Casa de los babys (2003).
S. si è circondato di collaboratori amici, che disegnano una famiglia simbolica del cinema indipendente, dall'eccellente fotografo Haskell Wexler ad attori quali David Strathairn, Chris Cooper, Joe Morton e Kris Kristofferson, volti rari che si ritrovano in quasi tutti i lavori da lui diretti, fino alla sua compagna Maggie Renzi, produttrice dei suoi film.
G. Molyneaux, John Sayles: an unauthorized biography of the pioneering indipendent filmmaker, Los Angeles 2000.