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DANKWORTH, Johnny

di Marta Tedeschini Lalli - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Dankworth, Johnny (propr. John Philip William)

Marta Tedeschini Lalli

Compositore inglese, nato a Londra il 20 settembre 1927. Artista poliedrico, attivo, oltre che come compositore, anche come clarinettista, sax alto, direttore d'orchestra, arrangiatore, direttore musicale, docente e, soprattutto, leader di importanti band jazzistiche. In queste molteplici attività, che attraversano i confini tra i generi e i repertori musicali, travalicando anche le tradizionali linee di demarcazione tra interpretazione, improvvisazione, arrangiamento, composizione vera e propria, D. ha avuto l'opportunità di sperimentare e mettere costantemente a frutto idee, sonorità e soluzioni musicali originali, destinate a rivelarsi di particolare efficacia nella musica destinata al cinema o alle scene. Con le sue colonne sonore ha contribuito notevolmente, soprattutto negli anni Sessanta, allo sviluppo del cinema inglese, collaborando con registi come Karel Reisz, Joseph Losey, John Schlesinger, Richard Donner.

Già segnalatosi per la sua abilità come strumentista al clarinetto, dal 1944 al 1946 fu allievo della Royal Academy of Music di Londra. Negli anni successivi, per poter ascoltare direttamente il jazz a New York, si imbarcò come musicista su una linea transatlantica. Fondò nel 1950 la sua prima band, battezzata Johnny Dankworth Seven, e in breve tempo passò alle prime orchestre jazz di grandi dimensioni. Sempre negli anni Cinquanta cominciò a collaborare stabilmente con la cantante jazz Cleo Laine, che sarebbe poi diventata sua moglie, raccogliendo consensi sempre più ampi sia in Europa sia negli Stati Uniti. Nel 1969, con la Laine, creò il Wavedon Allmusic Plan, organizzazione culturale destinata alla promozione di un ampio panorama di generi e forme musicali, nonché alla formazione e al sostegno di giovani musicisti. Ha quindi collaborato con la London Symphony Orchestra e con altre importanti orchestre sinfoniche per il repertorio popular. Le sue composizioni, tra le quali non fanno eccezione le colonne sonore per il cinema e la televisione, riflettono una complessità dovuta a sperimentazioni e ad alchimie orchestrali, pur nel sostanziale riferimento al linguaggio jazzistico, e hanno manifestato, con il passare del tempo, una profondità sempre più accentuata. Tra i suoi lavori occorre ricordare Improvisations (1959, in collaborazione con il compositore Mátyáz Seiber), la trilogia di suites per orchestra jazz What the Dickens! (1963, vincitrice di un Ivory Novello Award), $ 1.000.000 Collection (1967) e Lifeline (1973); Escapade (1967); Tom Sawyer's Saturday (1967); il Concerto per piano (1972). La sua vocazione drammaturgica risulta confermata, oltre che dalle colonne sonore per il cinema e da diverse musiche di scena per spettacoli teatrali, anche dall'opera-balletto Lysistrata (1964) e dal musical Colette (1979), dedicato alla moglie. Già affermato come interprete, direttore e arrangiatore, D. aveva cominciato a comporre per il cinema nel 1958, su invito di Reisz, esponente di rilievo del Free Cinema, con la colonna sonora per il documentario We are the Lambeth boys (1959). La collaborazione con Reisz proseguì con le musiche di Saturday night and Sunday morning (1960; Sabato sera, domenica mattina) e di Morgan, a suitable case for treatment (1966; Morgan, matto da legare). In questi lavori, come in quelli successivi, D. fece confluire quanto andava maturando nel suo articolato percorso artistico, sempre aperto alle tendenze musicali del momento. Altra collaborazione di rilievo, per il numero e l'importanza dei film, fu quella con Losey; per il regista statunitense, lungamente attivo nel Regno Unito, D. firmò le colonne sonore dei primi successi: The criminal (1960; Giungla di cemento) e The servant (1963; Il servo), cui seguirono quelle di Modesty Blaise (1966; Modesty Blaise, la bellissima che uccide), Accident (1967; L'incidente), Boom (1968; La scogliera dei desideri). La filmografia di D., prevalentemente concentrata nella seconda metà degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta, comprende le partiture di Return from the ashes (1965; Dimensione della paura) di John Lee Thompson, Darling (1965) di Schlesinger, Scruggs (1965) di David Hart, The sands of the Kalahari (1965; Le sabbie del Kalahari) di Cy Endfield, Fathom (1967; Fathom ‒ Bella e intrepida spia) di Leslie H. Martinson, The last safari (1967; L'ultimo safari) di Henry Hathaway, Salt & pepper (1968; Sale e pepe ‒ Super spie hippy) di Donner, The magus (1968; Gioco perverso) di Guy Green, Perfect Friday (1970; Colpo da 500 milioni alla National Bank) di Peter Hall, The lastgrenade (1970; Cinque disperati duri a morire) di Gordon Flemyng, 10 Rillington Place (1971; L'assassino di Rillington Place n. 10) di Richard Fleischer. Autore delle musiche di serie televisive di successo, D. ha firmato ancora negli anni successivi le colonne sonore della commedia Strike it rich (1990; Se ti bacia la fortuna ‒ Le disavventure del signor X) di James Scott, di Gangster no. 1 (2000) di Paul McGuigan e di Kiss kiss (2001) di Stewart Sugg.

Bibliografia

G. Collier, Cleo and John. A biography of the Dankworths, London 1976.

Vedi anche
sassofono Strumento musicale a fiato di ottone nichelato o argentato, avente forma di tubo conico e fornito di ancia battente applicata su un becco analogo a quello del clarinetto. Fu inventato nel 1840 da A.-J. Sax (➔), che lo brevettò nel 1846. Usato inizialmente nelle bande, fu poi adottato anche in orchestre, ... documentario Film (per lo più cortometraggio) informativo o istruttivo su avvenimenti, luoghi, attività, senza aggiunta di elementi inventivi o fantastici. Può essere distinto in categorie che ne specificano le caratteristiche: di attualità (film-giornale, rassegna di fatti o avvenimenti contemporanei in tutto il ... Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. musical Spettacolo musicale – teatrale, cinematografico o televisivo – che prevede l’utilizzo di musica, dialoghi (parlati e cantati) e danze. ● Il musical si affermò tra il 19° e il 20° sec. negli Stati Uniti, indiretto discendente dell’operetta europea. Antesignano del genere fu lo spettacolo di Broadway ...
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