Romanziere norvegese (Øvre Eiker 1833 - Fredriksvern 1908), amico di Bjørnson e di Ibsen. Romantico evocatore di superstizioni e leggende dell'estremo Nord, esordì col racconto Den fremsynte (1870; trad. it. Il veggente, 1962), nel quale già è delineato a rapidi tocchi impressionistici l'ambiente che farà da sfondo ai suoi migliori racconti di mare (per es., Trold "I troll", 1891-92). Meno riusciti sembrano oggi i tanto celebrati romanzi di costume sulla borghesia norvegese della metà dell'Ottocento (Familjen på Gilje "La famiglia di Gilje", 1883; Kommandørens Døttre, 1886, trad. it. Le figlie del comandante, 1930), incentrati sui temi allora di moda dell'emancipazione femminile e dell'affarismo.