Radičkov, Jordan
Scrittore bulgaro, nato a Kalimanica, villaggio nel distretto di Mihajlovgrad, il 24 ottobre 1929. Di famiglia contadina, nei primi anni Cinquanta ha iniziato a collaborare a periodici letterari. Nel 1959 è uscito il suo primo libro di racconti, Sărceto bie za chorata (Il cuore batte per la gente), seguito da Prosti răce (1961, Mani semplici), Obărnato nebe (1962, Il cielo rovesciato), Planinsko cvete (1964, Fiore montano), Šarenata čerga (1964, Il tappeto variopinto), Gorešto pladne (1965, Mezzogiorno afoso), raccolte di racconti e novelle che hanno imposto al pubblico questo autore profondamente attratto dal microcosmo del villaggio bulgaro. Solo con Svirepo nastroenie (1965, Umor furioso), però, la prosa di R. ha assunto la sua vera fisionomia, volgendo più decisamente in parodia la tradizione della narrativa realista ambientata nel mondo contadino.
Si è affermato così un narratore atipico nel panorama della letteratura bulgara di quegli anni, lontano dal realismo socialista, abile nello smontare i cardini della consequenzialità del discorso che procede per libere associazioni, affastellando continue digressioni e riallacciandosi alla tradizione orale. Nell'opera di R. il mondo contadino appare immerso in una bizzarra e favolosa atemporalità, dove si muovono personaggi ingenui, animati da una logica paradossale. Storia e contemporaneità non sono assenti, ma appaiono assorbite dal mito, mentre l'assurdo del presente si stempera nell'assurdo esistenziale. Tutta la produzione successiva prosegue in questa direzione: Vodolej (1967, Acquario), Kozjata brada (1967, La barba di capra), Vjatărăt na spokojstvieto (1968, Il vento della calma), Koženijăt păpeš (1969, Il melone di cuoio), Baruten bukvar (1969, Abbecedario di polvere da sparo), Skalni risunki (1970, Disegni rupestri), Pljava i zărno (1972, Paglia e grano), Spomeni za kone (1975, Ricordi di cavalli), Šest malki matr'oški i edna goljama (1977, Sei piccole matrioske e una grande), Luda treva (1980, L'erba folle), Nežnata spirala (1983, La tenera spirale), Chora i svraki (1990, Gente e gazze). Oltre ai racconti e alle novelle, quasi episodi di una ininterrotta narrazione, R. ha pubblicato libri per bambini, fra cui il fortunato Nie, vrabčetata (1968, Noi passerotti), romanzi (Vsički i nikoj, 1975, Tutti e nessuno; Praška, 1977, La fionda; Noev kovčeg, 1988, L'arca di Noé), insoliti libri sui suoi viaggi in Siberia e in Svezia (Neosvetlenite dvorove, 1966, I cortili bui; Malka severna saga, 1980, Piccola saga nordica).
Anche per il teatro lo scrittore ha ottenuto grandi riconoscimenti, benché alcune pièces, come Opit za letenie (1979, Tentativo di volo) e Obraz i podobie (1986, Immagine e somiglianza) abbiano dovuto attendere a lungo prima di essere messe in scena. Nel 1989 è uscita un'ampia scelta delle sue opere (Izbrani proizvedenija, Opere scelte, 3 voll.). In italiano sono apparse alcune antologie di racconti: I racconti di Čerkazki (1983), L'uovo di gennaio (1990) e Gente, gazze e cavalli (1994). Dopo la caduta del regime, R. ha partecipato attivamente alla vita politica del paese; nel 1990 è stato eletto deputato al Parlamento nelle file del Partito socialista bulgaro.
bibliografia
E. Mutafov, D. Stajkov, Jordan Radičkov, literaturno-kritičeski očerk (Jordan Radičkov, saggio critico-letterario), Sofija 1986; N. Zvezdanov, Neosvetlenite dvorove na dušata: Jordan Radičkov (I cortili bui dell'anima: Jordan Radičkov), Sofija 1987.