Arbeleche, Jorge
Arbeleche, Jorge. – Poeta e critico uruguaiano (n. Montevideo 1943). Ammiratore e studioso della connazionale Juana de Ibarbourou e di altri grandi scrittori del Novecento ispanico, è stato a lungo docente di letteratura e anche funzionario del Ministero della cultura del suo Paese. Fin dagli esordi di Sangre de la luz (1968) è considerato uno dei maggiori poeti dell’Uruguay. La sua attività, che si esercita in una verifica costante del limite della parola, del gesto e del tempo umano, è continuata negli anni Settanta e Ottanta del 20° sec. attraverso numerose raccolte. Nei suoi testi, il cui tono e ritmo appaiono sempre ben calibrati, si fa spazio di frequente una sorta di religiosità lirica, una celebrazione del vincolo tra verbo e natura, luce e mistero, presenza e attesa; è quanto spicca soprattutto in alcune raccolte degli anni Novanta, tra cui Ágape (1993), Alfa y omega (1996) e El hilo de la lumbre (1998). Tra i libri degli ultimi anni menzioniamo le sillogi El oficiante (2003) e El guerrero (2005), in cui emerge anche il tema della morte, del silenzio a cui sono inesorabilmente destinate le umane vicissitudini, nonché le antologie El velo de los dioses (2001) e soprattutto El bosque de las cosas (2006). Di A. si ricorda infine anche la breve antologia italiana 40 poesie (2009).