Videla, Jorge Rafael
Generale e uomo politico argentino (n. Mercedes, Buenos Aires, 1925). Capo di stato maggiore dell’esercito (1973-75) e quindi (1975-78) comandante in capo delle forze armate, nel 1976 guidò il colpo di Stato militare che depose M.E. Martínez (detta Isabelita Perón). Divenuto presidente dell’Argentina, nel marzo 1981 fu sostituito dal generale R.E. Viola. Processato insieme ad altri membri delle giunte militari al potere dal 1976 al 1982 per i crimini commessi dalle forze armate in quegli anni, nel 1985 fu condannato all’ergastolo (poi amnistiato nel 1990 e infine di nuovo condannato nel 2007). Nuovamente arrestato nel 1998 nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sulle adozioni illegali di bambini nati da donne detenute durante il periodo della dittatura (1976-83), negli anni successivi V. ricevette altri mandati di cattura internazionali, da parte della Svizzera e della Spagna, in relazione ai casi di desaparecidos. Nel 2001 contro V. fu spiccato un nuovo mandato di arresto per il suo ruolo nell’organizzazione illecita nota come Piano Condor che associava i governi dittatoriali di diversi Paesi dell’America Latina nella ricerca e nell’eliminazione fisica degli oppositori.