SOFFÍA, Josè Antonio
Scrittore chileno, nato a Valparaiso nel 1843, morto nel 1884. La sua cultura, non vastissima ma pienamente assimilata, la sua mentalità robusta e arguta, capace di vivide interpretazioni storiche e di umoristiche visioni dell'attualità, la sua poesia, che a una forma nobile senza gravità accoppia una forte emotività senza scompostezze, riflettono alcuni vivaci atteggiamenti dello spirito chileno. Precoce come poeta e come studioso, nel 1864 ebbe la direzione della Biblioteca nazionale.
Dopo essere stato governatore e sottosegretario agl'Interni, fu inviato nel 1867 come ministro a Bogotá (Colombia), dove rimase fino alla morte e dove scrisse tutto ciò che di lui sopravvive: il romanzo storico Bolívar y San Martín col quale rischiara di luce forse definitiva una delle situazioni psicologiche più controverse; oltre a due volumi di versi Poesías líricas e Hojas de otoño, l'ultimo dei quali contiene più di sessanta componimenti delle più varie ispirazioni, e quattro poemi, fra i quali si distaccano: Ingratitud, storia d'amore in cinque canti, e Machimalonco, poema epico di soggetto indigeno, in dodici canti.