BERGAMIN, José
Scrittore spagnolo, nato a Madrid nel 1894. Si impose all'attenzione della critica col finissimo El cohete y la estrella (1922), e in seguito, per la sua posizione neocattolica, con l'attività della rivista Cruz y Raya, da lui fondata e diretta fino al 1936. Esiliato dopo la guerra civile, è vissuto per diversi anni in Messico ed è tornato in Spagna di recente.
Fine umorista, amante del paradosso e dell'aforismo, B. ha espresso una corrente particolarissima, tenue ma non perciò secondaria, della saggistica spagnola, sempre oscillante fra l'attitudine culturalmente impegnata (si rifletta a Cruz y Raya) e la divagazione critica di tutto curiosa e dappertutto spigolante. Vicino a quello d'un Max Jacob o di un Maritain, anche il suo neo-cattolicesimo è in fondo libero da schemi precisi e tutto rivissuto in una chiave letteraria più che filosofica. Oltre al citato El cohete si ricordino, di B., le raccolte di saggi critici Mangas y capirotes (1933) e El disparadero español (1936), e i tre volumi di poesia: Sonetos impuntuales (1939), El alma en un hilo (1940), Caballito del diablo (1942), El pasajero (1943).