Patriota e poeta ecuadoriano (Guayaquil 1780 - ivi 1847). Fu rappresentante di Guayaquil alle Cortes di Cadice (1811), presidente del governo provvisorio nel 1816 e membro del governo provvisorio dopo la destituzione del gen. J. J. Flores (1845). Celebrò la conquista dell'indipendenza dalla Spagna dell'America Latina nel poemetto La victoria de Junín: canto a Bolívar (1825) e in altre composizioni di struttura classicheggiante e d'ispirazione morale (raccolte in Obras poéticas, 1848, e in Poesías inéditas, 1861). Tradusse inoltre Ensayo sobre el hombre di A. Pope.