Poeta, saggista e narratore cubano (L'Avana 1910 - ivi 1976). Autore complesso e di ardua lettura per le componenti fortemente barocche della sua prosa, acquistò fama internazionale con il romanzo Paradiso (1966; trad. it. 1971), caratterizzato da una lingua "culterana", carica di enigmi, allusioni, allegorie che rimandano a una realtà ambigua, intima e segreta. Di grande rilievo è anche la sua cospicua produzione saggistica: Analecta del reloj (1953); La expresión americana (1957); Tratados en La Habana (1958); Esferaimagen (1969). In poesia, L. L. seguì il trascendentalismo, accogliendo motivi religiosi e speculativi, come dimostrano le raccolte Enemigo rumor (1941), La fijeza (1949), Dador (1960). Fondò a Cuba le riviste Verbum (1937), Espuela de plata (1939-41), Nadie parecía (1942-44) e la prestigiosa Orígenes (1944-56). Postumo è apparso il romanzo incompiuto Oppiano Licario (1977).