BOVES, José Tomás
Il suo cognome era Rodríguez. Nacque, in anno imprecisato, alla fine del sec. XVIII a Gijón (nelle Asturie), e, come suo padre, si fece marinaio. Espulso dalla marina reale, si dette alla pirateria, ma finì col cadere nelle mani della giustizia e fu condannato all'ergastolo; ma la pena gli fu commutata nell'esilio a Calabozo. Scoppiata la rivoluzione per l'indipendenza del Venezuela nell'aprile del 1810, si arruolò nelle truppe spagnole. Con gl'indigeni venezuelani, che vedevano il loro commercio di pellami e di cavalli troncato dalla rivoluzione, egli formò le sue famose bande di llaneros (abitanti dei llanos), che si meritarono poi il soprannome di Cavalleria infernale. Alla testa di 4000 uomini riconquistò Calabozo. Battuto a Mosquitero (14 ottobre 1813), poi a la Vistoria da Giuseppe Felice Ribas (12 febbraio 1814), a Bocachica [31 marzo) da Mariño, riportò il 15 giugno 1814 la grande vittoria di La Puerta; assediò e prese Valencia (10 luglio), dove, violando i patti della capitolazione, mandò a morte un gran numeto di patrioti, e il 16 luglio entrò in Caracas evacuata dal Bolívar, che egli inseguì fino a Barcellona, Cumana e Carupano. Il B. allora, col grado di colonnello spagnolo e con 20.000 uomini al suo comando, si dispose ad agire indipendentemente dal comandante generale del Venezuela, intendendo distruggere i resti dell'esercito comandato dal Ribas. Essendosi questi rinchiuso a Maturin, il B. comandò un assalto, durante il quale toccò così gravi ferite da morirne poco dopo a Urica il 15 dicembre 1814. È rimasta al B. la fama di uomo crudele; ma si deve considerare che egli non era in grado di disciplinare gl'istinti selvaggi delle sue truppe di colore, infiammate dall'odio atavico contro i Bianchi, e che da una parte e dall'altra la guerra era condotta senza quartiere.
Bibl.: M. Torrente, Historia de la Revolución Hispano-Americana, Madrid 1829; J. F. Heredia, Memorias del Regente Heredia, Parigi 1907 e Madrid s. a.; F. Lazzarabal, Vida del Libertador Simón Bolivar, nuova ed. a cura di R. Blanco-Fombona, voll. 2, Madrid s. a.