Drammaturgo cubano (L'Avana 1931 - Parigi 2018). Influenzato dal teatro europeo d'avanguardia e da autori come J. Genet e J. Giraudoux, si rivelò con Medea en el espejo (1960) e La muerte del Ñeque (1963), testi ispirati al teatro della crudeltà nei quali ha trasposto nell'ambiente proletario cubano le figure della tragedia classica. Il suo testo più conosciuto è il violento e simbolico La noche de los asesinos (1966), nel quale tre adolescenti compiono una sorta di rito liberatorio e iniziatico assassinando i loro genitori. Dopo un lungo silenzio, T., già rivoluzionario, si rifugiò a Parigi (1980), per stabilirsi in seguito a Londra. I suoi lavori successivi Ceremonial de guerra (1968-93), Diálogo de mujeres (1979-80) e Worlds apart (Palabras comunes, 1986, rappresentato dalla Royal Shakespeare company) sono ambientati nella Cuba di inizio Novecento. Si ricordano ancora: il monologo Cruzando el puente (1992), La fiesta o Comedia para un delirio (1993) e la raccolta di racconti Cinco mujeres (1999). Sua, inoltre, la sceneggiatura di Rosa la china (2002), film di V. Sarmiento.