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XIMÉNEZ DONOSO, José

di José F. Rafols - Enciclopedia Italiana (1937)
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XIMÉNEZ DONOSO, José

José F. Rafols

Architetto e pittore, nato a Consuegra (Toledo) nel 1628, morto a Valenza nel 1690. Avuti gli elementi della pittura dal padre suo Antonio, frequentò a Madrid la scuola di Francesco Fernández; poi si recò a Roma, dove rimase sette anni dedicandosi principalmente allo studio dell'architettura. Ritornato a Madrid vi eseguì le seguenti opere: l'altare della chiesa di S. Basilio e quello della chiesa del convento della Vittoria, il chiostro del Collegio di S. Tommaso (che non esiste più), la parte superiore della facciata della "Panederia", le tombe dei marchesi de la Mejorada nella chiesa degli agostiniani e i portali delle chiese di S. Lorenzo e di Santa Croce. Fino allora si erano conservate più o meno integre le precedenti tradizioni del Cinquecento: José Ximénez, imbevuto dell'arte barocca romana, variò le proporzioni, spostò gli elementi architettonici, dislocò - apparentemente - le composizioni. Gli si offriva un campo vastissimo per fare dei tentativi e ne approfittò: tutta la città fu piena delle sue architetture fantastiche. Nel 1685 fu nominato capomaestro e pittore della cattedrale di Toledo.

Come pittore in molte opere collaborò con Claudio Coello, altre ne eseguì da solo. Le prime sono: a Madrid, le pitture della chiesa della "Trinidad Calzada", della cappella di S. Ignazio in S. Isidoro Reale, di S. Basilio, del salone, dell'anticamera e della vòlta della "Panederia". Appartengono alle seconde: in Valenza le pitture della cappella di S. Giovanni, nella Certosa di Valdecristo quelle dell'altare maggiore e a Madrid diverse in S. Filippo Neri, nei Ss. Giusto e Pastore e in S. Martino, oltre a quelle della cappella dei marchesi de Canillejas in S. Luigi e all'altare della Vittoria. Donoso scrisse anche un trattato di stereotomia.

Bibl.: A. Palomino, El museo pictórico y escala óptica, Madrid 1797, II, pp. 628-631; J. A. Ceán-Bermúdez, Diccionario histórico de los más ilustres profesores de las bellas artes en España, Madrid 1800, VI, pp. 8-13; E. Llaguno y Almirola e J. A. Ceán-Bermúdez, Noticias de los arquitectos y arquitectura de España desde su restauración, Madrid 1829, IV, pp. 79-80; O. Schubert, Geschichte des Barock in Spanien, Esslingen 1908, pp. 163-164; A. L. Mayer, Geschichte der spanischen Malerei, Lipsia II, 1913, pp. 218 segg.; id., in Künstler-Lexikon, IX, Lipsia 1913 (s. v. Donoso, José Ximénez); J. F. Ràfols, Arquitectura del Renacimiento espanol, Barcellona 1929, pp. 106 e 108.

Vedi anche
facciata Il prospetto esterno di un fabbricato, corrispondente a ciascuno dei lati del suo perimetro. Si intende come muro di facciata la semplice caratteristica strutturale, mentre assume valore architettonico la sua più articolata connotazione formale: in particolare quella della facciata principale, su cui ... chiostro Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i vari fabbricati monastici dei quali costituisce l’elemento di comunicazione e di disimpegno, cinto da porticati. Il chiostro appare nel 5° sec. d.C. Nei grandi conventi i chiostro, spesso a due piani, sono in genere due, uno maggiore connesso ... cappella architettura Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di culto, nell’ambito di un maggiore e più complesso organismo architettonico, come la cappella di un palazzo ... altare Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali della maggior parte delle religioni conosciute.  antichità I primi esempi di altare, risalenti ...
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